Mario Mattioli: “L’economia blu può essere un’ancora di salvezza per l’Africa”

Tempo di lettura: 2 minuti

Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare: “L’economia blu può essere un’ancora di salvezza per l’Africa”

 

L’Agenda di Confitarma riprende un importante evento, quello degli “Incontri con l’Africa”, terza edizione della Conferenza Ministeriale Italia-Africa, che ha riunito a Roma le delegazioni dei 54 Paesi africani, i rappresentanti dell’Unione Africana e delle altre principali Organizzazioni Regionali africane, oltre a personalità istituzionali italiane, rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale, accademico e del terzo settore. L’evento di quest’anno si è inserito nel quadro della Presidenza italiana del G20 e sarà incentrato sui suoi tre pilastri, “People, Planet, Prosperity” nonché al partenariato con il Regno Unito per la COP26.

Dopo l’ intervento di apertura del Presidente della Repubblica, si sono tenuti gli interventi nella sessione plenaria inaugurale di Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Moussa Faki Mahamat, Presidente della Commissione dell’Unione Africana, Vera Songwe, dell’USG e Segretario Esecutivo della Commissione Economica per l’Africa dell’ONU/UNECA, Alok Sharma, Presidente della COP26, Mario Monti, Presidente della Commissione Paneuropea per la Salute e lo Sviluppo Sostenibile, e Emma Marcegaglia, Presidente del B20.

Si sono poi tenuti 4 panel tematici interattivi sulle tematiche delle energie rinnovabili, della transizione energetica, dell’ambiente, della finanza verde e dello sviluppo sostenibile ed una special round table dedicata ai temi della blue economy.

Introducendo i lavori di quest’ultima, Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, ha ricordato che, nell’ottica di condividere idee, orientamenti e buone pratiche per identificare soluzioni che permettano di consolidare il cammino dell’Africa verso un’economia blu, il settore marittimo, è emblematico dello sforzo di innovazione verso la riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento della gestione di un settore strategico a supporto della crescita economica e sociale del continente africano.

“Anche l’Africa ha impostato la sua strategia per l’economia blu adattata alle esigenze e alle aspirazioni del continente che, con 38 stati costieri e insulari e oltre 47.000 km di costa, rappresenta un’enorme opportunità per il continente di sviluppo di settori come pesca, acquacoltura, turismo, trasporti marittimi e porti per contribuire al benessere delle popolazioni africane migliorando la sicurezza alimentare ed energetica, l’occupazione, la crescita economica e le esportazioni, la salute degli oceani e l’uso sostenibile delle risorse oceaniche”.

“L’economia blu può essere un’ancora di salvezza per l’Africa ma per poter avere risultati concreti e misurabili a breve e medio termine, occorre superare ancora molti ostacoli, ambientali, istituzionali, economici, di sicurezza e soprattutto finanziari. Una stretta collaborazione tra i nostri due continenti è indispensabile per attuare politiche appropriate e destinare capitali significativi a investimenti sostenibili nell’economia blu per stimolare produzione, occupazione e sostenibilità”.

“Stiamo attraversando un tempo veramente difficile — ha detto il Presidente della Federazione del Mare – ma il Cluster Marittimo Italiano non vede l’ora di stringere nuove relazioni con le controparti africane per affrontare insieme sia le sfide che le opportunità”.

 

Tutti i diritti sono riservati

Iscriviti alla nostra newsletter

Privacy Policy

Iscriviti alla nostra newsletter

Altri Articoli Pubblicati

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi