Navi al fine vita, il Cantiere della Memoria testimone delle acrobazie nautiche

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ISOLA DEL TINO – “Si respira aria di orgoglio al largo del Tino per le grandi manovre in corso, chiamiamole pure ‘acrobazie’ nautiche…

L’attenzione che riserva il Cantiere della Memoria alle operazioni è compensata dalle foto che arrivano e che ci permettono di apprezzare il lavoro degli operatori in prima linea nelle manovre, come gli ormeggiatori.

Sono piccoli rispetto alla maestosità della nave ma grandi per perizia marinaresca.

Ci vuole forza per recuperare e mettere in tensione le cime ma ancor prima occhio, orecchio  e agilità per collocare la propria azione in sinergia con quelle dei marinai dei rimorchiatori e della nave bacino, seguendo via radio l’evolversi delle comunicazioni che fanno perno sul pilota e la sua visione d’insieme.

Con particolare affetto vogliamo citare i nomi degli ‘acrobati dei moli’ col pensiero che corre ai padri fondatori delle Grazie che, circa 90 anni fa, diedero vita alla ‘corporazione’ nel solco delle prime esperienze estemporanee dopo un grave incidente; oggi all’opera ci sono il capo ormeggiatore Michele Tonelli e i colleghi Federico Colotto, Emiliano Marone, Francesco Larghi, Andrea Orlandi, Andrea Cavazzoni, Simone Pisani, Mirco Bove, Daniele Pindaro, Luca Fialdini, Alessio Nardini, Alessio Vergazzola, Mattia Carassale, Laurie Beggiato, Massimo Frateschi.

Intanto ben vengano i ricordi dei marinai un tempo imbarcati sulle navi ora in fase di trasferimento per l’ultimo viaggio.

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