Anche la Cina sta subendo gravissimi danni per gli eventi metereologici. Il più grave è avvenuto, come in Canada e in Germania, a Henan, provincia battuta da tre giorni di fortissime piogge che hanno lasciato un bilancio di decine e decine di morti, 400mila evacuazioni e danni di oltre 10 miliardi di dollari.
E’questa una premessa funzionale alla presa d’atto che anche la Cina sta correndo nella ricerca di fonti energetiche alternative in parallelo con una progressiva dismissione dell’uso del carbon fossile. I segnali ci sono, a cominciare dal ripensamento dei finanziamenti all’estero che sono via via annullati a cominciare da quello da tre miliardi di dollari per la costruzione della centrale elettrica a carbone in Mozambico.
Ma è nel campo della ricerca si completa il senso di questa svolta cinese nella transizione energetica nella quale rientra la realizzazione del primo reattore nucleare di sali fusi di torio, che a differenza dell’uranio è più abbondante e più economico, si raffredda senza dover utilizzare l’acqua, è meno pericoloso e le scorie sono più facili da smaltire. I reattori al torio rientrano nel percorso per raggiungere, insieme agli investimenti in energia solare, eolica e idroelettrica, le emissioni zero di carbonio entro il 2060, come fissato dal presidente Xi Jinping.
E a proposito di utilizzo dell’energia elettrica anche sul mare la Cina si presenta con interessanti novità come la costruzione di quella che il governo ha definito “la più grande nave da crociera tutta elettrica del mondo”, la “Yangtze Three Gorges 1”, costruita con lo scopo di promuovere lo sviluppo ecologico del trasporto marittimo sul Fiume Azzurro. Lunga 100 metri, potrà portare 1.300 passeggeri, la nave sarà alimentata da una batteria da di 7.500 kWh e potrà percorrere 60 miglia con una sola carica. Insieme a questa nave di nuovissima generazione, sta affrontando le prove in mare anche il primo rimorchiatore elettrico, “Yungang Electric Tug 1”, 35,5 metri di lunghezza, 10 di larghezza, con una autonomia di lavoro di 8 ore e una resistenza di 48 tonnellate, grazie alla capacità di generare 5.000 kWh di potenza.