SARZANA – Nella giornata mondiale dell’acqua, materia prima in assoluto, piace riprendere la festa per il centenario dell’irrigazione nella Piana del Magra.
Con il Consorzio di bonifica e irrigazione del Canale Lunense che hanno ripercorso la loro storia che ha segnato l’inizio di una nuova era fatta di rigenerazione, sostenibilità, innovazione.
Iniziato con la ristrutturazione del canale di irrigazione, oggi dotato di impianti tecnologici all’avanguardia per il telecontrollo, prosegue con la ristrutturazione necessaria alla capillare rete di distribuzione secondaria: progetti esecutivi pronti per 4 milioni di euro e progetti definitivi di pari importo consentiranno di trasformare parte dei 150 km di reticolo irriguo a scorrimento in rete a pressione, adattandola al fabbisogno idrico del nuovo tessuto imprenditoriale agricolo e alle evoluzioni territoriali occorse negli anni.
Era nelle cose che l’emergenza siccità richiamasse in prima linea anche la Val di Magra. E per fare fronte alla penuria di acqua il Consorzio ha messo sotto la lente di ingrandimento due progetti definitivi per realizzare e gestire piccoli laghetti con aree verdi rinaturalizzate nei Comuni di Castelnuovo Magra e Santo Stefano di Magra (per ognuno, investimenti di 6 milioni di euro e una capacità di invaso di circa 65000 metri cubi).
E si lavora anche su progetti di fattibilità per la realizzazione di mini-invasi ricavati ovunque possibile in terra, integrati nel contesto, e gestiti insieme agli agricoltori.
Oltre alle due centrali idroelettriche, sono allo studio l’inserimento di pannelli fotovoltaici flottanti e sistemi di micro-produzione distribuita lungo la rete da inserire all’interno di CER con gli imprenditori agricoli per ridurre i consumi energetici.
“Il nostro Consorzio – ha osservato il presidente Francesca Tonelli, facendo gli onori di casa – che opera con attenzione e sensibilità alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, è atteso a un grande sforzo per far prevalere quella cultura dell’acqua necessaria per dare risposte concrete e integrate in un territorio come la Liguria incalzato dalla siccità e fragilità idrogeologica con una nuova visione di innovazione sostenibile condivisa nel rispetto ambientale”.
“L’obiettivo è di valorizzare il più possibile le risorse del Consorzio – ha dichiarato il direttore Corrado Cozzani – a partire dall’acqua per irrigazione e produzione di energia elettrica, riutilizzare sfalci per chiudere il ciclo con la produzione di biomasse e l’utilizzo degli argini per sviluppare la mobilità sostenibile, come del resto già avviene con la ciclopedonale che fiancheggia il Canale Lunense”.
“Innovazione e tradizione – ha rimarcato l’on. Maria Grazia Frijia – sono le carte vincenti del Consorzio del Canale Lunense che per cento anni ha garantito alla popolazione e alle attività la possibilità di coltivare i propri campi grazie al capillare servizio di irrigazione e bonifica. In rappresentanza del ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida sottolineo il grande lavoro del Canale Lunense, una realtà di grandi tradizioni che deve continuare a essere valorizzata e verso la quale il governo e il ministro dimostrano grande attenzione. Non è escluso che il ministro