Golfo di Guinea – La Marina Militare Danese ha reso noto che il 24 novembre, l’equipaggio della fregata Esbern Snare ha risposto alle segnalazioni di un aumento del rischio di attacchi di pirateria nelle acque a sud della Nigeria e si è diretta in quella direzione inviando in avanscoperta un elicottero Seahawk per monitorare l’area.
In una zona dove erano presenti alcune navi mercantili, l’equipaggio dell’elicottero ha identificato un motoscafo veloce con a bordo otto uomini sospetti nonché strumenti che normalmente vengono utilizzati per atti di pirateria, comprese alcune scale.
In serata, la Esbern Snare che nel frattempo si era avvicinata all’area, ha inviato alcuni membri del Frogman Corps a bordo di gommoni veloci verso la ipotetica nave pirata.
La Esbern Snare ha avvisato tale unità di fermarsi al fine di far salire a bordo i soldati
danesi. Vista la mancanza di reazione, le forze danesi hanno sparato colpi di avvertimento ai quali i pirati hanno risposto aprendo il fuoco direttamente sui soldati danesi. Questi hanno reagito per legittima difesa e durante lo scontro a fuoco quattro pirati sono rimasti uccisi. La nave è poi affondata e otto sospetti sono stati catturati e portati a bordo della fregata Esbern Snare, dove uno dei pirati rimasto ferito è stato curato.
A seguito dell’incidente, David Loosley, Segretario Generale e CEO di BIMCO, nel ricordare che BIMCO ha chiesto con insistenza il sostegno internazionale nell’area e a maggio, insieme all’industria marittima mondiale, ha lanciato la Dichiarazione del
Golfo di Guinea sulla repressione della pirateria, ha ringraziato la Marina danese per la sua azione volta a fermare i sospetti pirati nel Golfo di Guinea, affermando che “sebbene ogni perdita di vite umane sia tragica, le forze speciali danesi, agendo in conformità con il diritto internazionale, sono state costrette a sparare per legittima difesa direttamente contro i sospetti pirati. Speriamo che questo incidente abbia un effetto deterrente sugli altri gruppi di pirati che intendono attaccare le navi nel Golfo di Guinea”.
“Per troppo tempo i gruppi di pirati con base nel Delta del Niger hanno potuto operare quasi senza ostacoli nell’area più a rischio di pirateria – ha aggiunto Jakob Larsen, responsabile della sicurezza marittima di BIMCO – Continuiamo a chiedere a tutte le
forze navali dell’area di aumentare ulteriormente la pressione contro i gruppi di pirati e di agire con determinazione e in conformità con il diritto internazionale”. Il BIMCO ha anche ricordato che la Danimarca non è l’unico Paese presente nel Golfo di Guinea per proteggere la navigazione mercantile dagli attacchi di pirateria: nel novembre 2020 una nave da guerra italiana ha bloccato un attacco pirata ad una petroliera e nell’ottobre 2021 una nave da guerra russa ha messo in fuga un gruppo di pirati che stava attaccando una nave portacontainer.
Altri Paesi sostengono gli sforzi attraverso lo sviluppo di capacità e pattugliamenti congiunti con le marine regionali. A metà ottobre, il Regno Unito ha annunciato l’invio di una nave militare e di un contingente di Royal Marines nel Golfo di Guinea”. Il Golfo di Guinea continua a essere particolarmente pericoloso specie per gli equipaggi: secondo l’International Maritime Bureau il 32% di tutti gli incidenti di pirateria segnalati nella prima metà del 2021 si sono verificati in quest’area.