Genova – E’ passata in secondo piano l’idea del presidente Paolo Emilio Signorini dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale (Genova-Savona) lanciata davanti al premier Mario Draghi nel corso della sua visita nel capoluogo della Liguria sulla trasformazione delle Autorità Portuali in Società per Azioni.
Come si discute, anche se non con quella attenzione che meriterebbe, del cambiamento dello status giuridico delle Autorità di Sistema Portuale in Italia, con il presidente Signorini che ha indicato appunto la trasformazione di questi enti in Spa. La proposta è stata invece subito contestata, sempre a margine della visita di Draghi, da Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria e da Roberto Gulli, segretario generale Uiltrasporti Liguria che hanno obiettato: “Non condividiamo l’idea di Signorini perché potrebbe mettere a rischio la terzietà delle autorità portuali nei confronti dei soggetti concessionari o potenziali tali”.
E ancora: “Il modello che ha in testa il nostro presidente non è affatto compatibile con la ripresa del lavoro e con le occasioni che ci offre il Pnrr sul territorio. Gestire i porti come una società per azioni è sbagliato, il territorio demaniale deve essere gestito e regolamentato da un soggetto con carattere giuridico pubblico, non a caso il sistema aeroportuale è andato in difficoltà perché la gestione privatistica non ha dato sufficiente spazio alla gestione del mercato”.
E ricordano: “Già in passato il dialogo con il sindacato è stato messo all’angolo con l’abolizione del Comitato portuale. Quindi, chiediamo alle istituzioni e agli stakeholder una riflessione seria: da quando non esiste più il Comitato portuale sono aumentati i conflitti ed è evidente che la presenza di un Comitato di Partenariato non sia sufficiente per approfondire il confronto tra gli attori del porto che, sempre più, vengono messi ai margini dei processi di cambiamento dello scalo. Chiediamo di essere parte attiva nei processi decisionali insieme a tutte le parti sociali”.
Fonte : dichiarazioni rilasciate a Edoardo Cozza su Telenord –