No all’Anci da Federalberghi: “L’imposta di soggiorno va tutta destinata al turismo”

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LA SPEZIA – Mercoledì 11 e giovedì 12 settembre il ministro del Turismo Daniela Santanchè e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo hanno incontrato Federalberghi e le altre associazioni, per “discutere un’eventuale proposta di revisione dell’imposta di soggiorno”.

Nell’incontro con i due Ministeri, Federalberghi ha ribadito i punti salienti delle osservazioni presentate nel mese di luglio, soffermandosi in particolare sulla contrarietà a ulteriori aumenti dell’imposta, sulla richiesta di vincolare la destinazione del gettito al finanziamento di interventi in materia di turismo e a sostegno delle strutture ricettive (e non più al finanziamento di servizi pubblici locali o al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti) e sulla necessità di semplificare le procedure.

Si riporta, di seguito, il testo del comunicato stampa diffuso dal Ministero del Turismo al termine dell’incontro: “Al centro del confronto il tema di far diventare l’imposta di soggiorno imposta di scopo per restituire soldi al settore del Turismo, garantendo gli ambiti e la possibilità, come richiesto da Anci, di destinare l’imposta anche a decoro urbano e sicurezza; sarà convocato per questo la prossima settimana un tavolo tecnico. Al tempo stesso il tavolo studierà le fasce di prezzo per rendere l’imposta proporzionale al costo della stanza e pagabile a persona.”

“La posizione di Federalberghi La Spezia è in linea con le proposte presentate dall’associazione al tavolo nazionale. – dichiara il presidente di Federalberghi La Spezia Valerio Beghè – “Non siamo d’accordo con la proposta di Anci di destinare la tassa a decoro e sicurezza. La tassa di soggiorno deve essere interamente investita in materia turistica. Anci promuove il nuovo testo cosicché l’applicabilità della tassa venga estesa a tutti i comuni discrezionalmente. Tuttavia inserendo sicurezza e decoro urbano trasformerebbe di fatto la tassa di soggiorno in uno strumento economico atto al ripianamento, mancando quindi l’obiettivo della  ‘tassa di scopo’.

Inoltre rendere la tassa di soggiorno proporzionale al prezzo della camera è una assurdità. Diventerebbe impossibile oppure estremamente complicato calcolare l’importo della tassa di soggiorno a tutte le variazioni di prezzo. Pensiamo addirittura a booking.com il quale non prevede la possibilità di variare la tassa di soggiorno in base alla stagione. Ma rimane unica e fissa tutto l’anno. Come pensiamo sia possibile farla oscillare al variare delle tariffe? Continueremo a seguire la materia con estrema attenzione e ad informare gli albergatori sul testo della nuova proposta che il Ministero ha preannunciato durante l’incontro.”

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