LA SPEZIA – Allo workshop “Borderscapes from defence to dialogue” che abbiamo presentato ieri i 12 studenti di architettura hanno proseguito la conoscenza intensiva a diretto contatto con il patrimonio paesaggistico e architettonico militare del Golfo della Spezia.
Il Tema di quest’anno riguarda il confronto con “la soglia”, il bordo tra Arsenale marittimo militare e la città e coinvolge direttamente i temi dell’acqua, dell’ecologia, della memoria e della cultura marittima e i sistemi di spazi pubblici in cui si articola questa porzione di città.
Come già evidenziato il seminario pone l’attenzione sul rapporto tra acqua e terra, mare e città, del quale l’arsenale è interfaccia complessa, connotata da canali, un tempo torrenti, lasciati oggi a sé stessi.
Questa lunga e sinuosa soglia, tra due città sotto due giurisdizioni, è viva, evolve, con aspetti interessanti anche al di sotto del piano della città, alla quota zero dell’acqua.
Che opportunità custodiscano questi luoghi per uno sviluppo dello spazio di pubblico capace di generare nuovi modi di guardare, stare e muoversi in città è ciò che il seminario intende provare a svelare attraverso una esperienza intensiva di immaginazione e figurazione.
C’è intanto da sottolineare che dopo un seminario istruttorio è stato svolto in teleconferenza Liegi- Firenze, per condividere la base dati fornita dal corposo archivio messo a disposizione dalla Proloco del Golfo della Spezia e gli obiettivi di studio con gli studenti selezionati nelle due sedi, dal 5 al 10 settembre si è passati allo studio applicato in vista della riunione finale, di oggi sabato, del gruppo di lavoro, con la discussione interna degli esiti di studio, e la loro presentazione al Comune.
Il seminario si è articolato in momenti di studio e disegno, nella sala messa a disposizione dal Comune della Spezia nella sede di Piazzale Giovanni XXIII, e momenti di incursione diretta nei luoghi di progetto di qua e di là dal muro con il continuo supporto della Marina Militare.
Si tratta, nel suo complesso, di un progetto pilota fortemente voluto e sostenuto dall’Amministrazione, dal Sindaco Pierluigi Peracchini e dall’Assessore Cimino, che mira alla continua valorizzazione del patrimonio identitario storico facendone anche opportunità di ricerca, formazione e crescita di tanti giovani progettisti: obiettivo di primaria importanza per condurre una cura sostenibile e duratura del territorio e del paesaggio.
Nella cornice di collaborazione di ricerca tra Comune ed Università di Firenze iniziata nel 2018, questo workshop segna l’inizio di una sperimentazione attiva e sinergica sullo spazio pubblico della città mirato a abitare i bordi, reinventare le soglie e valicare i limiti, per scrivere una nuova storia dello spazio pubblico alla cui valorizzazione e trasformazione possano concorrere armonicamente tutti gli stakeholders presenti sul territorio.
“Acquisire la prospettiva del Paesaggio è oggi fondamentale per affrontare la sfida della transizione ecologica della città facendo sì che essa sia democratica e sostenibile. Ciò significa innanzitutto promuovere una transizione culturale, ridare centralità al progetto come strumento di concertazione e di esplorazione sinergica dei futuri possibili, coinvolgere attivamente le comunità di viventi in questo progetto corale. Esperienze come quella che stiamo costruendo sono importantissime per innescare questi processi, promuovendo consapevolezza e aprendo la possibilità al dialogo e al progetto” ha spiegato l’architetto Marinaro.
Il progetto vede inoltre l’attiva collaborazione della Aeronautica Militare che, grazie al Comune della Spezia, ospita ragazzi e docenti presso le proprie strutture, e della Marina Militare che ha aperto le porte a studenti e professori guidati dai membri del direttivo della proloco del Golfo che hanno illustrato nel dettaglio storia e spazi interni all’Arsenale.
I risultati verranno presentati nelle settimane a seguire in un evento pubblico aperto a tutti.