LA SPEZIA – “Come Fim Cisl non abbiamo mai approvato la scelta di Leonardo di “dismettere” il business della difesa”.
“Anzi, riteniamo, visto l’andamento, che Sdi debba tornare da essere divisione, tanto meno l’ipotesi di vendita, addirittura pensando di cedere questo asset a competitor stranieri, essendo consapevoli che questo tipo di produzione è altamente strategica per la difesa della nostra nazione”.
Fim Cisl Liguria e la Fim Cisl della Spezia sono tornare a rilanciare in prima pagina la vessata questione della eventuale cessione dell’ex Oto Melara da parte del Gruppo Leonardo.
“Pur consapevoli che occorre pensare a una collaborazione internazionale con i paesi limitrofi per poter creare un esercito unico europeo, non è pensabile dividere le quattro linee di business di Sistemi di Difesa, come non è pensabile entrare in una posizione che non sia paritetica rispetto agli altri player: la governance deve rimanere italiana. Per fare questo non escludiamo il coinvolgimento di altre importanti realtà italiane che porterebbe il nostro Paese al riconoscimento, grazie ai prodotti ex Oto Melara e ex Wass, del titolo di leader mondiale sul settore navale propedeutico anche al posizionamento paritetico con altri player nella difesa unica europea”.
Fatto questo ragionamento ne consegue per Fim Cisl che “la scelta deve essere fatta dal governo e non può essere solo una scelta industriale, il governo deve coinvolgere il sindacato costruendo insieme il futuro di questo strategico settore. E servono tempi giusti. Siamo a meno di un trimestre dall’inizio del “semestre bianco” dell’amministratore delegato Alessandro Profumo e a meno di un anno dal cambio del governo quindi ci chiediamo: non sarà il caso di continuare a lasciare congelata la vendita in attesa degli sviluppi che ci saranno a breve?”