Parte il contrasto al fenomeno di “caporalato” nella nautica da diporto

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E’ stato firmato questa mattina in Prefettura alla Spezia il protocollo d’intesa per verificare la regolarità dei lavoratori nei cantieri

E’ stato firmato questa mattina, presente il ministro del lavoro Andrea Orlando, in Prefettura il Protocollo d’intesa per il contrasto a fenomeni di sfruttamento lavorativo e intermediazione abusiva di manodopera (caporalato) nel settore della nautica da diporto tra Prefettura della Spezia, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, Ispettorato territoriale del lavoro, Inps, Inail, Asl 5, Confindustria La Spezia, CGIL, CISL, UIL della Spezia. Il tavolo di confronto che ha portato alla firma è rimasto aperto otto mesi, dopo che nella provincia spezzina, in alcune aziende dell’appalto e del subappalto, all’interno di cantieri nautici (produttori di yacht), si sono verificati gravi episodi di sfruttamento riconducibili anche al fenomeni del caporalato.

Lara Ghiglione, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Mario Ghini, Uil hanno commentato così questo risultato: “Come sindacati abbiamo ritenuto opportuno provare a prevenire il fenomeno proponendo in modo unitario un protocollo specifico. La firma è il risultato di un lungo e complesso lavoro di approfondimento e mediazione tra le parti, allo scopo di dare dignità e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori che operano in contesti a rischio, quali sono gli appalti e i subappalti, ma anche in difesa dell’economia legale e delle aziende sane; quindi dell’occupazione di qualità. Il nostro impegno ora deve essere l’estensione del protocollo in tutti i contesti a rischio.”

Questi gli aspetti più rilevanti del Protocollo.

1) La verifica continuativa:

  1. a) della regolarità dei rapporti di lavoro in tutta la filiera di appalto e subappalto, sia all’atto della costituzione, che durante lo svolgimento. Le aziende in appalto dovranno rilasciare ai propri dipendenti un apposito cartellino di riconoscimento che consentirà l’accesso nelle aree soggette a vigilanza dell’autorità portuale (concessionaria delle aree);
  2. b) dell’applicazione di trattamenti economici in linea con quanto previsto dai CCNL e dai contratti territoriali, stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, e il regolare adempimento degli obblighi contributivi e assicurativi;
  3. c) della corresponsione regolare delle retribuzioni che deve avvenire con sistemi trasparenti (bonifici bancari e assegni non trasferibili);
  4. d) degli adeguati requisiti tecnico professionali e assicurativi delle aziende in appalto e subappalto; e) del rispetto delle disposizioni che riguardano la sicurezza sul lavoro.

2) L’informazione semestrale da parte delle aziende concessionarie/appaltanti, alle RSU e/o alle organizzazioni provinciali di categoria, riguardante il numero delle ditte appaltanti/subappaltanti, la tipologia di attività appaltate e il numero di lavoratori coinvolti.

3) Percorsi di formazione/informazione rivolti ai responsabili della gestione degli appalti e ai lavoratori (dell’appalto e del subappalto) in tema di tutela del lavoro, salute e sicurezza (anche con il supporto di mediatori culturali per i lavoratori stranieri). Questi saranno promossi da Confindustria e dalle Organizzazioni sindacali. I pacchetti formativi saranno condivisi tra i soggetti sottoscrittori del protocollo.

4) Uno sportello informativo per le aziende della filiera dentro Confindustria aperto anche ai non associati. Ogni episodio di sfruttamento e di intermediazione illecita di manodopera dovrà essere denunciato all’autorità giudiziaria. Qualora gli accertamenti da parti degli enti preposti all’attività di vigilanza confermassero episodi di sfruttamento lavorativo, l’Autorità di Sistema Portuale potrà predisporre la cancellazione del trasgressore dal registro articolo 68 del Codice della navigazione. La Prefettura effettuerà un’attività valutativa delle attività svolte e dei risultati conseguiti, con cadenza almeno semestrale per valutare possibili altre azioni o la rimodulazione di quelle previste. Potrà riconvocare il tavolo interistituzionale anche su richiesta dei firmatari. Il protocollo avrà durata biennale e le aziende dovranno terminare la fase di adeguamento ad esso entro il 31 dicembre 2021.

Nella foto: il ministro del Lavoro Andrea Orlando e il segretario della Cisl Antonio Carro in Prefettura alla Spezia

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