Per l’Arsenale Militare della Spezia dimenticato si passa dall’assemblea dei dipendenti alla mobilitazione in città

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LA SPEZIA – “L’assemblea partecipata e sentita lancia l’ennesimo grido di allarme alle Istituzioni: il futuro della Base Navale oggi non esiste”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno organizzato, all’interno dell’Arsenale, l’assemblea dei lavoratori civili del Ministero della Difesa alla presenza dei coordinatori nazionali dei tre sindacati per porre all’attenzione nazionale il delicato tema che riguarda la lenta agonia vissuta dalla base navale spezzina.

“Abbiamo voluto che i coordinatori nazionali ascoltassero con le loro orecchie lo scoramento e la disillusione dei lavoratori della difesa – hanno riferito Emanuele Bernardini (Fp Cgil), Carlo Pietrelli (Cisl Fp) e Andrea Canali (Uil Pa) – che stanno assistendo al progressivo svuotamento degli uffici e delle officine di uno dei luoghi simbolo del nostro territorio”.

E ancora: “Gli interventi accorati dei lavoratori durante l’assemblea hanno messo in evidenza non solo la carenza di personale, ma anche l’estrema fatiscenza degli stabili che da anni non sono sottoposti a interventi di manutenzione, anche minimi. Più volte abbiamo sollecitato, inascoltati, le Istituzioni e la Politica tutta, affinché attraverso un piano di rilancio si tornasse ad investire sulla base navale spezzina”.

In sostanza “tante promesse sono state fatte, ma ad oggi viviamo soltanto la beffa di un concorso nazionale che prevede una sessantina di assunzioni, a fronte di oltre 700 posti vacanti. Tutto tace inoltre sul fronte del rilancio della base dentro il tessuto socio-economico del territorio. Il futuro della base navale oggi non esiste”.

A chiusura dell’assemblea i sindacati hanno accolto la richiesta della platea di avviare una mobilitazione di livello locale nel solco tracciato dalle segreterie sindacali nazionali, in vista della giornata di protesta organizzata sotto la Direzione Generale del personale del Ministero della Difesa, a Roma, il prossimo 28 settembre.

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