Per lo shipping sarebbe vantaggioso non ignorare il potenziale della maggior presenza delle donne

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Viareggio – Si è tenuto a Viareggio  il Convegno organizzato da associazioni di marittimi (in sigla U.S.C.L.A.C./U.N.C.Di.M./S.M.A.C.D.) e moderato dalla giornalista Lucia Nappi.

Per Confitarma – Confederazione Italiana Armatori, il direttore generale Luca Sisto ha sottolineato come la scarsa conoscenza del settore marittimo porti alla cosiddetta sea-blindness, cioè si dimentica che il nostro è un paese marittimo e si trascurano tutte le carriere del mare e in particolare l’occupazione femminile a bordo delle nostre navi. “Essere un paese con 8.000 chilometri di coste non basta: dobbiamo avere una vera politica marittima”.
Esther Marchetti del Servizio Politica dei Trasporti e Segretario del Gruppo Giovani Armatori ha ricordato che grazie all’innovazione tecnologica molte professioni marittime storicamente prerogativa maschile oggi non lo sono più.

Riguardo alla promozione di pari opportunità nel mondo dello shipping da Confitarma arrivano segnali positivi: dal 2000 ad oggi sono passate da 0 a 5 le donne armatrici presenti nel Consiglio Generale e dal 2010 al 2013 il GGA ha avuto come presidente Valeria Novella e oggi Marialaura Dell’Abate ricopre per il secondo mandato il ruolo di Vicepresidente del Gruppo.
In merito all’empowerment delle donne, per lo shipping sarebbe vantaggioso non ignorare questo potenziale per mitigare la crescente carenza di alcune figure professionali altamente specializzate a cominciare dagli ufficiali.
Esther Marchetti ha poi ricordato che nell’ultimo accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore marittimo firmato nel dicembre 2020 per la prima volta sono state inserite tutele riguardanti gravidanza e maternità, a integrazione della normativa generale, e il diritto di ogni marittimo a lavorare, addestrarsi e vivere in un ambiente privo di molestie e bullismo di carattere sessuale, razziale o di altra specie.

Ha ricordato infine che uomini e donne imbarcati su navi che operano all’estero non possono votare: nonostante proposte depositate in Parlamento in tal senso ad oggi questo diritto è palesemente negato.
I Giovani Armatori di Confitarma hanno posto da tempo questo tema al centro della loro azione.

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