LA SPEZIA – MARINA DI CARRARA – Ed ecco la seconda risposta del Presidente Mario Sommariva alla domanda “Quali sono le criticità o i nodi da sciogliere per trasformare il paradigma dell’economia circolare in un asse strategico di sviluppo?”, dal libro “Dialoghi fra porti e città al tempo della globalizzazione”.
Bisogna “smitizzare” il tema delle infrastrutture inteso come corsa continua ed indefinita verso il maggior dimensionamento ed il “consumo “del territorio.
La pianificazione infrastrutturale deve essere adottata secondo principi di equilibrio e di compatibilità.
Nel nostro caso è quello che stiamo facendo per il porto di Marina di Carrara dove il nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP), proposto dall’Autorità di Sistema, potrebbe essere definito di modernizzazione e non di espansione.
In secondo luogo occorre favorire, in tutti i modi, anche ampliando le competenze delle Autorità di Sistema, la possibilità di produrre nei porti energie alternative e prevedere piani di gestioni dei rifiuti che abbiano come obiettivo primario il riciclo. Già la riforma “Delrio” aveva imposto, per le Autorità di sistema portuale l’adozione di piani di sostenibilità energetica.
Oggi bisogna andare avanti su quella strada, completare le pianificazioni, utilizzare i fondi che lo Stato ha messo a disposizione per l’elettrificazione delle banchine e percorrere con coraggio le nuove strade per l’energia più pulita, dapprima GNL fino ad arrivare all’Idrogeno.
(3 – continua)