LE GRAZIE – E’ di oltre 77 metri cubi, ovvero due container ed una bettolina, di pesanti e pericolosi rifiuti inquinanti, il triste ma anche il buon bilancio della giornata delle Grazie per l’ European Maritime Day.
Ed è stata anche una giornata aggiunta allo sviluppo di un programma di studio e tutela della biodiversità presente nelle acque spezzine.
Il progetto ecologista della Pro Loco delle Grazie, così come già sviluppato negli scorsi anni con la collaborazione di centri studio e ricerca, per l’edizione del trentennale ha messo a nudo tutta la nostra inciviltà nei confronti del mare.
Questo il messaggio che arriva dalla più imponente attività di pulizia dei fondali organizzata in Liguria per materiale raccolto e forze impegnate. Come detto dal mare sono stati eliminati oltre 77 metri cubi di materiale pericolosamente inquinante, tra cui 4 relitti di imbarcazioni, oltre sessanta pneumatici di varie dimensioni, 10 metri cubi di “pannelli” di vetroresina, legname intriso di oli e carburanti, 3 metri cubi di cordami e tanto altro materiale minore, dalle bottiglie a oggetti plastici di grandi dimensioni.
Ma lasciamo la parola ai promotori della Pro Loco delle Grazie.
“La grande manifestazione è organizzata dalla ProLoco delle Grazie con il patrocinio ed il supporto del Comune di Porto Venere, con la collaborazione del ComSubIn della Marina militare e con il supporto operativo di decine di enti, associazioni e volontari, per ripulire la costa, i fondali e il litorale della più bella baia naturale del Golfo dei Poeti. Dalle 9 del mattino, sfidando un inizio di giornata piovoso, il borgo delle Grazie ( “città dei palombari” e “porto delle vele d’epoca ” ), un paese di marinai, subacquei e maestri d’ascia, legato a filo doppio alla cultura marinaresca più classica, si è animato da oltre un centinaio di professionisti delle immersioni, tecnici e appassionati, oltre a ragazzi, studenti e semplici gruppi di persone di ogni età che ogni estate si impegnano per garantire un importante intervento lungo la costa ed il fondale marino”.
“Come ogni anno la battaglia portata avanti dagli organizzatori di Operazione Marepulito è contro gli inquinanti pesanti che stanno distruggendo il mare e la costa. La baia delle Grazie, porto rifugio, è frequentata ogni anno da migliaia di presenze, in estate la sera spesso vi sostano anche 90 imbarcazioni alla fonda, e questo carica il fondale di molte problematiche legate all’inquinamento. Inoltre la baia è, a causa della presenza di correnti marine, anche subacquee, soggetta a raccogliere materiali trasportati dal mare. Proprio per questo, ogni anno, da oltre un trentennio, viene organizzata un’imponente attività ambientale con un centinaio di subacquei in acqua, unità navali “pesanti”, gruppi a terra e decine di mezzi. Negli ultimi anni, mediamente, sono stati pescati circa 50 metri cubi (due container) di materiali. Quest’anno, complice anche il fatto che negli ultimi anni per l’emergenza Covid le edizioni si sono svolte in forma limitata, si è arrivati al nuovo record”.
“Sempre quest’anno la ProLoco delle Grazie, in coordinamento con il Comune di Porto Venere, ha scelto di garantire un intervento ancor più massiccio. Decine di sommozzatori in mare (55 per la precisione si sono immersi ed oltre una settantina erano i presenti tra i tecnici sulle imbarcazioni e i gruppi di volontari a terra), otto imbarcazioni maggiori, tre mezzi navali “pesanti” con equipaggiamenti speciali, tre camion, un carro gru, tre mezzi di soccorso a terra a completare una corona di sicurezza che conta una decina di tecnici specializzati tra terra e mare. Questo dispositivo, una vera e propria task force per l’intervento di questo sabato, ha comunque avuto il prologo di un dispiegamento minore che nelle scorse settimane ha lavorato per preparare questo risultato”.
“L’intervento di questo sabato ha chiuso con la raccolta vera e propria dal mare, un lavoro costante che ogni stagione prosegue tutto l’anno e che vede impegnati costantemente tutti i soggetti che collaborano a questa iniziativa. Durante i mesi precedenti l’operazione vengono individuati i bersagli sul fondo, vengono raccolti o “preparati” materiali che richiedono particolari accortezze per lo smaltimento ed individuate le concentrazioni di inquinanti in mare, sia nella Baia delle Grazie che nelle altre aree della costa, tutto questo consente di arrivare ad un unico giorno di raccolta ed avviare i materiali ad una procedura di smaltimento efficace.
La maxi operazione è stata mirata all’eliminazione dal mare di plastiche e derivati, sin da quando la situazione non era vissuta ancora come un’emergenza. Negli ultimi dodici anni sono state eliminate dal fondo circa trenta imbarcazioni di plastica che degradandosi producevano, oltre ad altre forme di inquinamento presenti nei relitti (oli, carburanti, vernici….) polimeri sintetici considerati una fonte di microplastiche”.
“Secondo una stima per difetto in 30 edizioni di Operazione Marepulito sono stati raccolti circa 60 container di materiale inquinante, ovvero oltre 3.000 metri cubi di inquinanti pesanti. Il lavoro svolto in questi anni da volontari, direttamente impegnati lungo le aree costiere del borgo delle Grazie, ha garantito che due spiagge fossero restituite all’uso della comunità dopo aver ottenuto i certificati di balneazione dopo anni di livelli di inquinamento non conformi ai minimi di legge. Il resto degli interventi ha eliminato tonnellate di plastiche, resine, prodotti chimici o materiali dannosi di altra natura.
“Oggi che il problema delle microplastiche è ben noto a tutti serve comunque un’azione costante per recuperare i danni provocati negli ultimi decenni – ha spiegato Antonio Corda presidente della Pro Loco delle Grazie – chi vive il mare ha sempre avuto la certezza che si trattasse di un problema, oggi ne siamo consapevoli ed è per da anni Operazione Marepulito si dedica con attenzione al recupero di plastiche, derivati e similari dal fondale. L’impegno espresso dai tecnici della Marina, dalle realtà istituzionali presenti e dai tanti volontari, con le scuole ed i più giovani che hanno dato l’esempio, ha garantito di eliminare un quantitativo rilevante di materiale inquinante dal mare. Questo trentesimo anno, a cui siamo arrivati grazie al lavoro della Pro Loco, di chi lo ha iniziato, è comunque solo un obiettivo raggiunto nel percorso che dobbiamo ancora seguire. Un ringraziamento particolare al presidente emerito Giovanni Pegazzano che è sempre il primo animatore dell’iniziativa”.
“Questo progetto ha radici profonde nella comunità costiera locale e prosegue le molte attività svolte dai volontari di Marevivo che proprio alle Grazie, negli anni ‘80 e ’90, avevano una delle principali sedi di associazioni locale – si legge ancora -. Fondamentale il ruolo, in questo programma, della Marina militare con i Palombari del Raggruppamento subacquei ed incursori “Teseo Tesei”. Gli specialisti della base del Varignano, quest’anno nel 90 anno dall’istituzione della categoria, sono il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature in campo di immersioni a livello nazionale e solo una delle realtà specialiste più importanti a livello mondiale. Da oltre trent’anni la Marina militare collabora al programma Operazione Marepulito garantendo gruppi di intervento in mare ed in terra, operando nelle più complesse attività di recupero subacqueo e garantendo, in questo modo, l’eliminazione di materiali inquinanti che non potrebbero essere altresì rimossi dal fondo del mare”.
“Il sindaco di Porto Venere, Francesca Sturlese, ha ringraziato tutti i presenti intrattenendosi con l’Ammiraglio Massimiliano Rossi, comandante del ComSubIn, e con il Capitano di vascello Alessandro Ducci comandante spezzino della Capitaneria di Porto – proseguono da Le Grazie -. Nelle sue parole anche già la promessa che questa iniziativa avrà uno sviluppo dal prossimo anno con ulteriori attività. Dal Presidente della Provincia, Pierluigi Peracchini, è arrivato una particolare menzione per tutti gli operatori delle forze armate, di polizia e della Protezione civile che non hanno potuto partecipare alla giornata perché inviati a dare supporto alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna. Molti dei presenti all’operazione delle Grazie nei prossimi giorni daranno inviati nelle aree colpite da questa emergenza per dare il cambio ai colleghi”.
“Ovviamente, come hanno ribadito gli organizzatori, il lavoro non era concluso, sul fondo della baia naturale più grande del golfo spezzino e nelle aree costiere circostanti, sono ancora presenti tanti scafi affondati che pian piano stanno degradando sino a tornare, sotto forma di pezzi di vetroresina, a galla e sulle spiagge, o di microplastiche che entrano nel ciclo della catena alimentare – si legge ancora nella nota -. E poi già dalle ultime ispezioni, svolte sui fondali in questi mesi, sono già stati individuati rottami, cordame, plastiche ed inquinanti di ogni tipo. Tecnici ed esperti hanno rilevato materiali inquinanti e relitti sul fondo, subacquei hanno iniziato le operazioni di messa in sicurezza dei siti e vi sono state tutte le azioni preparatorie per il recupero dei “pezzi” più grandi”.
“L’operazione, messa in piedi dalla Pro Loco delle Grazie, per la 30esima edizione, è stata solo il trampolino di lancio per le tante attività che già sono nei programmi per tutto il 2023 in cui si prevede l’organizzazione di una tre giorni, con attività scientifiche, convegni e operazioni ambientali più complesse – concludono dalla Pro loco -. Attività che hanno visto un prologo anche questo sabato, infatti il Cantiere delle Memoria ha curato una esposizione storica che racconta lo sviluppo dell’Operazione Marepulito e il precedente programma portato avanti da Marevivo, il tutto nell’abito del museo allestito per raccontare il mondo della marittimità locale. Un’altra mostra, in questo caso fotografica, è stata curata dall’associazione Gruppo Sub Ospedale sul tema: “come vorremo che fossero i fondali marini”. Le istituzioni scolastiche di ISA2 hanno poi sviluppato un’attività di osservazione e tutela delle bio diversità che avrà proseguo nel corso dell’anno”.
Tra gli enti e le associazioni presenti: Guardia Costiera, NATO STO CMRE, Scuola G. Garibaldi Le Grazie, PortoVenere Sviluppo, Porto di Porto Venere, Polizia di Stato Centro Nautico e Sommozzatori, Drafinsub, Pubblica Assistenza Croce Bianca Le Grazie, Forza e Coraggio Le Grazie, Borgata marinara Le Grazie, Gruppo operai comunali, Protezione Civile Porto Venere, Pescicoltura Portovenere, Sepor, Cava Portoro Modesti, Velagiovane, La Nave di Carta, Gama Sub, Marine Engineering, Gruppo Sub Ospedale, Spezia Sub, Diving Calafuria, Iandra Sub, Associazione Golfo dei Poeti, Mitilicoltori Spezzini, Sa Bastia APS, Legambiente, Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici-Enea, Percorsi nel blu ISA2-Blu School e i tanti volontari. Senza dimenticare lo staff tecnico della stessa Pro Loco graziotta che garantirà il supporto tecnico e logistico all’operazione.