Scendere negli abissi per vivere l’emozione del Titanic ora è davvero possibile

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Il viaggio verso i 3,800 metri di profondità su un sommergibile speciale che potrà entrare all’interno del relitto che giace lì dal 1912 e che pare ormai condannato a dissolversi

A rilanciare la possibilità ora fattibile, anzi imminente, dell’immersione sul Titanic era stato, una decina di giorni fa, il periodico “Liguria Nautica” con un servizio Riccardo Bottazzo che aveva scelto un approccio in tono scherzoso del tipo “se avete 130 mila euro – anche se c’è chi poi ha parlato di 150mila euro – da spendere e non avete ancora scelto dove andare in vacanza, potete farvi una bella immersione sul Titanic”.  Il singolare tour è stato ripreso e rilanciato più volte (la notizia c’è  tutta)  e sviluppato da tutte le angolature possibili e ha avuto l’effetto di continuare a rendere famoso il transatlantico della vita più breve e più tragica di tutti i tempi. Tornando al viaggio negli abissi per visitare il relitto e al biglietto, certamente costoso, non crediamo che al mondo non si trovino appassionati per queste imprese straordinarie e anche un po’ stravaganti che hanno disponibilità e voglia di fare quello che sarà consentito a pochi “privilegiati”. Si parla di un primo gruppo di quaranta turisti già pronti per scendere negli abissi e vivere l’emozione di vedere, a 3.800 metri di profondità, il transatlantico, quello che “nemmeno Dio l’affonderà, che è lì sul fondo dal tempo del suo viaggio inaugurale. A organizzare questi viaggi negli abissi dell’ Atlantico è l’ Ocean Gate Expeditions, società, con sede a Washington, specializzata ovviamente in esplorazioni subacquee che ha la concessione per l’organizzazione di questi viaggi a bordo di uno speciale veicolo sottomarino che oltre a navigare attorno al ciò che resta del relitto può entrare addirittura all’interno per vedere il poco che rimane in una atmosfera e in una suspence che, crediamo, questa sì unica. Il prezzo del biglietto non ha comunque come contropartita il solo viaggio di andata e ritorno al e dal relitto del Titanic. Con esso (130-150 euro?) si ha diritto anche alla permanenza di sette giorni per prepararsi adeguatamente all’impresa e se del caso a collaborare con gli scienziati che stanno cercando di contrastare il deterioramento fino a dissolversi  a causa dei batteri e delle correnti che, dopo aver spogliato il già malconcio relitto oltreché dello scalone e del ponte di poppa, ora stanno insidiando la ringhiera di prua dalla quale, nel film di Cameron ovviamente, Jack-Leonardo DiCaprio e Rose-Kate Winslet, guardano abbracciati lo sterminato orizzonte dell’ Oceano. A spingere chi questo tour, piacendogli, se lo può permettere depone come si vede anche la considerazione che presto, questo monumento, potrebbe non esistere più, condannato a disgregarsi dopo aver resistito per oltre cento anni dal suo inabissamento nell’oceano avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 dopo la collisione con l’ iceberg al largo di Terranova.  E’ scontato, anche se non ne abbiamo ancora parlato, che anche volendolo non tutti, oltre al prezzo, possono permettersi un viaggio che impegna la mente e tutto il corpo in una prova emozionante e stressante. Per cui? E’  ovvio che il biglietto, se vogliano restare su questo mantra, sarà staccato non solo a chi paga ma anche a chi ha tutti i requisiti psico-fisici per affrontare l’impresa.

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