Se proseguirà il blocco per Covid della produzione in Cina gli effetti nei nostri porti si sentiranno a febbraio

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Bruxelles – Se va avanti così gli effetti, a causa del Covid, del blocco della produzione in Cina, a cominciare dalla capitale industriale, Shanghai, che è anche il primo porto al mondo, si sentiranno in tutti i porti dal prossimo mese di febbraio.

A questa situazione va aggiunto il fatto che il momento economico come si sa non è certo positivo, momento no del quale risente anche tutta la catena logistica, non solo i porti.

E’ questa la previsione di Zeno D’Agostino che oltre ad essere il presidente dell’Authority portuale di Trieste è presidente della European Sea Ports Organiztion (Espo).

L’Organizzazione europea dei porti marittimi è la principale interfaccia tra i porti marittimi europei e le istituzioni europee e i suoi responsabili politici.

ESPO rappresenta le autorità portuali, le associazioni portuali e le amministrazioni portuali dei porti marittimi di 22 Stati membri dell’Unione europea e della Norvegia a livello politico dell’UE. L’ESPO ha anche membri osservatori in Albania, Islanda, Israele, Montenegro, Ucraina e Regno Unito.

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