Trieste – Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato 730 chili di cocaina nascosta in sacchi di caffè all’interno di un container proveniente dal Perù.
La notizia è stata diffusa un mese dopo per non compromettere le indagini sulla destinazione del carico che sul mercato avrebbe potuto fruttare 20 milioni di euro.
L’operazione – ha spiegato la Guardia di Finanza – è avvenuta con l’ausilio delle unità cinofile, che hanno “segnalato” alcuni dei sacchi ispezionati, al cui interno è stata
effettivamente rinvenuta la sostanza stupefacente, abilmente mischiata ai grani di caffè crudo, verosimilmente per confondere l’olfatto dei cani molecolari.
Il quantitativo di cocaina risulta uno dei più rilevanti intercettati a Trieste sarebbe stato “idoneo a saturare una vasta area di mercato per un apprezzabile periodo di tempo, con grave nocumento per la salute dei consumatori finali di tali sostanze – scrive la Gdf in una nota – e ugualmente significativo è altresì l’effetto di aver sottratto alle organizzazioni criminali la disponibilità di sostanze illecite che avrebbero consentito loro di conseguire altrettanto rilevanti illeciti profitti da reinvestire nel traffico stesso ovvero da immettere nell’economia legale; in ordine a tali profili le attività investigative saranno pertanto oggetto di ulteriori approfondimenti e sviluppi”.