Si è ormai stabilizzata la scelta della maggioranza dei crocieristi di fare scalo alla Spezia e di vivere il suo territorio

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 LA SPEZIA –  Si è consolidata e quindi sempre più stabilizzata la tendenza dei crocieristi che scalano al terminal del Porto della Spezia di rimanere in città e nelle località del territorio, le Cinque Terre, Lerici, Portovenere e Sarzana.

All’inizio di questa attività era evidente che lo scalo alla Spezia non era scelto come meta ma come punto di appoggio per raggiungere le comunque vicine città d’arte: Pisa, Lucca e Firenze.

Come detto non è più così, a quanto risulta alla direzione della Spezia & Carrara Cruise Terminal in base ai crocieristi che, su pullman, prenotano questi pacchetti di escursioni.

E che si sono progressivamente ridotte a una percentuale del 20 per cento. Per cui è ormai l’80 per cento dei passeggeri insomma assicura le ricadute economiche direttamente sul nostro territorio sia per quanto riguarda l’utilizzo dei servizi di trasporto (via terra e via mare) sia per quanto riguarda gli acquisti.

Ma c’è da considerare anche la voce promozione turistica del territorio in funzione di scelte che, al di là della crociera, potranno essere fatte in futuro da quanti apprezzano le nostre bellezze non solo ovviamente naturali.

E’ evidente, peraltro, che l’attrattività del territorio e la permanenza sempre più diffusa hanno comportato un adeguamento dei servizi del terminal, a cominciare da quelli di sicurezza, a un via vai nave-terra non più concentrato, come era, sugli sbarchi mattutini e sugli imbarchi serali, ma distribuito durante tutte le ore del giorno della sosta gestite con la rigorosa gentilezza, nelle lingue estere di appartenenza, da un team professionalmente preparato e addestrato all’accoglienza.

Nella foto il team della sicurezza insieme con i dirigenti della società Spezia & Carrara Cruise Terminal

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