Si prepara la festa di San Venerio patrono del Golfo della Spezia e dei fanalisti d’Italia che culminerà all’isola del Tino

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LA SPEZIA – ISOLA DEL TINO – Martedì 13 settembre ricorre la festa di San Venerio, patrono del Golfo della Spezia e dei guardiani di faro, i fanalisti d’Italia.

Le celebrazioni, che il giorno della festa avranno il loro culmine sull’isola del Tino, iniziano però sabato prossimo alle 18.

Quel giorno il vescovo diocesano presiede la Messa nella pieve intitolata a San Venerio, di fatto la più antica chiesa oggi esistente nel territorio del comune della Spezia.

Il lunedì successivo, 12 settembre, avrà luogo la Messa solenne nella cattedrale di Cristo Re, sempre presieduta dal vescovo alle 18.

Il giorno dopo le celebrazioni si sposteranno all’isola del Tino, da dove, alle 12 monsignor Palletti, al termine della Messa, benedirà con la reliquia del santo le imbarcazioni radunate nello specchio d’acqua antistante la “zona sacra”.

La tradizione racconta da secoli l’impegno di Venerio e dei suoi monaci per mettere in guardia, accendendo dei fuochi, i naviganti di allora dai pericoli rappresentati dalle secche all’ingresso del Golfo. Come è noto, l’isola del Tino fu nel primo medioevo la sede di san Venerio e dei suoi monaci, e di questo danno testimonianza i resti archeologici riportati alla luce da interventi tutt’ora in corso.

E agli scavi archeologici condotti sull’isola è dedicata una conferenza che si terrà venerdì prossimo alle 17 nel salone di Tele Liguria Sud. Aurora Cagnana, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per Genova e La Spezia parlerà sul tema “Gli scavi archeologici sull’isola del Tino: risultati e programmi futuri”. L’iniziativa è a cura della diocesi e dell’associazione “Pro Insula Tyro”.

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