LA SPEZIA – “La confusione regna sovrana all’interno del porto. In questi giorni continuano a susseguirsi volantini di ogni genere, dove chi dovrebbe fare gli interessi dei lavoratori è impegnato incessantemente in altri tipi d’interesse (leggi di bottega)”.
E’ stato durissimo il sindacato Cub (Confederazione Unitaria di Base) Trasporti La Spezia nel commentare non solo la situazione all’interno del terminal Contship ma censurando gli stessi rapporti sindacali per come sono e sono stati condotti: “Negli ultimi anni sono stati firmati contratti e accordi che con il tempo hanno generato una situazione surreale di totale sbando. È ormai lampante ciò che sosteniamo da mesi ovvero che oggi più che mai è necessaria per la contrattazione una rappresentanza sindacale degna, seria e soprattutto leale con i lavoratori”.
“Fare sindacato non significa avallare qualsiasi richiesta che arriva dalla controparte, ma bensì fare ferma opposizione quando è necessario, se si vuole realmente salvaguardare i diritti dei lavoratori”.
Concetti affermati nero su bianco il primo giugno scorso dal sindacato Cub Trasporti La Spezia nel momento in cui ha annunciato la giornata di sciopero di 24 ore al terminal Lsct per domani giovedì 8 giugno: “In mezzo a queste pantomime, messe in atto per fare scena più che per sostanza, l’unica cosa vera e concreta rimane lo sciopero e la mobilitazione contro il peggioramento delle condizioni normative, economiche e di vita dei lavoratori, facendo riferimento non solo all’ultimo accordo di febbraio, ma anche a quello dell’integrativo del luglio scorso. Abbiamo già dimostrato di non fare inutili chiacchiere. Per questo crediamo fermamente che per tutti i lavoratori di Lsct, ancora una volta, l’unica possibilità per esprimere una vera dimostrazione di compattezza è quello di fermarsi e dare un segnale forte, chiaro ed inequivocabile. Per tali motivazioni confermiamo lo sciopero di 24 ore, per tutti i turni di lavoro, aperto a tutti i dipendenti in Lsct nella giornata dell’8 giugno”.
E questo mentre sempre domani giovedì 8 giugno i sindacalisti delle federazioni confederali incontreranno i vertici di Lsct per chiarire la situazione dopo che la comunità portuale, come si sa, ha manifestato i timori sul futuro a medio e lungo termine del principale terminal del porto. Timori espressi dalla Filt Cgil che aveva preso le distanze da Cisl e Uil quando non sottoscrisse l’ultimo accordo.