Roma – I profitti delle principali società di leasing europee sono cresciuti del 59% dal 2018 al 2022, nonostante le dimensioni delle loro flotte siano aumentate solo del 5%.
Un nuovo rapporto (link) dell’organizzazione di ricerca Profundo, commissionato da Transport & Environment, l’organizzazione ambientalista indipendente europea, analizza la redditività delle sette maggiori società di leasing europee (ALD | LeasePlan, Alphabet/BMW Financial Services, Arval, Leasys, Mercedes-Benz Mobility/Athlon, Mobilize Financial Services e Volkswagen Financial Services)2. Un valore che per il 2022 ha raggiunto i 15,7 miliardi di euro complessivi e che dimostra come le società di leasing dispongano della capacità finanziaria per accelerare la transizione verso le auto elettriche.
Le società di leasing, anche nelle attività di marketing, rivendicano il loro primato nella transizione e si dichiarano in prima linea per ridurre le emissioni dei trasporti su strada; per ora, tuttavia, alle strategie di comunicazione corrispondono pochi fatti. Il leasing europeo registra un tasso di adozione di auto elettriche del 10,4%, contro il 10,5% del restante mercato3. In altre parole queste aziende, nonostante gli enormi capitali di cui dispongono e smentendo spesso i loro stessi annunci, non fanno nulla di più di quanto fanno i singoli consumatori o le famiglie europee. Eppure sono responsabili, annualmente, dell’immatricolazione di circa il 50% delle auto vendute in Europa. Metà del mercato dell’automotive dipende anche dai loro orientamenti, ma, al contrario delle case automobilistiche europee, che nella maggior parte dei casi hanno obiettivi di elettrificazione del 100% delle loro flotte già al 2030, nessuna delle aziende oggetto di questo studio ha annunciato una data di phase out per i veicoli inquinanti.
Profitti: Arval e Leasys, le società che sono cresciute di più
Le due società di leasing che hanno registrato la maggiore crescita dei profitti dal 2018 sono Arval (di proprietà di BNP Paribas) e Leasys (la filiale di leasing di Crédit Agricole e Stellantis). Gli utili di Arval sono cresciuti del 192% dal 2018, anche se il numero di veicoli in leasing e finanziati è aumentato solo del 33%. Le dimensioni della flotta di Leasys invece sono aumentate notevolmente (82%), e i suoi profitti sono quasi raddoppiati (+143%).
Le società di leasing “più sane” economicamente delle banche
Il rapporto esamina anche la Redditività del Capitale Proprio (ROE) di queste aziende5, il parametro di riferimento utilizzato dagli investitori per determinare la salute finanziaria di una società. Una società è considerata “sana” quando il ROE è superiore al 10%. Il ROE delle società di leasing è aumentato da un già elevato 21,2% nel 2018 al 27,2% nel 2022. Per fare un confronto, le banche – proprietarie delle società di leasing e settore assimilabile – registrano un ROE tra il 7 e il 12%.
Miliardi di profitti ma pochi veicoli elettrici
Elena Lake, Electric Fleets National Lead di T&E Italia, spiega: “Miliardi di profitti, eppure così pochi veicoli elettrici su strada. Questa discrepanza tra la redditività delle principali società di leasing e i loro scarsi progressi in materia di mobilità elettrica è grave. I risultati finanziari consentirebbero a queste aziende di investire convintamente nella transizione: ma tra la responsabilità ambientale e climatica e i profitti a breve termine, a oggi sembrano privilegiare solo questi ultimi”
Leasing: l’utile per auto è cresciuto del 53% tra il 2018 e il 2022
L’utile per singola auto è aumentato del 53% dal 2018 al 2022 per le società di leasing analizzate nel report, il che significa che flotte e clienti pagano molto di più rispetto a 5 anni fa. Tutte le società hanno registrato forti incrementi, tranne Mobilize. Su un periodo di leasing di 3,5 anni, il profitto di Arval per auto è vicino a 2.400 euro e quello di Mobilize a 3.200 euro. Questi profitti sono il frutto dei contratti di leasing mensili e della vendita delle autovetture sul mercato dell’usato, dove la maggior parte delle famiglie dell’UE acquista i propri mezzi. Il noleggio di un’automobile media, come l’Opel Corsa o la Peugeot 208, costa circa 12.000 – 15.00 euro per lo stesso periodo di leasing.
“I mercati applaudono la buona performance delle società di leasing, con i loro profitti lievitati. Ma chi sostiene il costo reale di questa crescita sono i clienti del leasing e gli acquirenti nel mercato di seconda mano. Sarebbe confortante sapere che i costi che questi soggetti sostengono si traducono in un maggiore impegno, da parte delle aziende, per l’adozione di veicoli puliti” conclude Elena Lake.
1. La crescita dell’82,3% dell’utile al lordo delle imposte è stata corretta per l’inflazione CPI utilizzando il 2019: 1,47%, il 2020: 0,74%, il 2021: 2,9% e il 2022 9,19% sulla base dei dati Eurostat.
2. Nel 2022, ALD Automotive e LeasePlan non si erano ancora fuse ed erano ancora entità finanziarie separate. In questo rapporto sono considerate separate. Da allora, le due società formano un’entità denominata Ayvens.
3. Nuove immatricolazioni nella prima metà del 2023 – Stuck in the fossil age, Transport & Environment
4. La crescita dell’utile ante imposte del 235% per Arval e del 179% per Leasys è stata corretta per l’inflazione CPI utilizzando il 2019: 1,47%, il 2020: 0,74%, il 2021: 2,9% e il 2022 9,19% sulla base di Eurostat.
5. La redditività del capitale proprio (ROE) è una misura della performance finanziaria calcolata dividendo l’utile netto per il patrimonio netto.