Londra – Sono cinquecento i marittimi che rimangono ancora bloccati a bordo di 109 navi nei porti dell’Ucraina.
Sono i componenti di equipaggi lasciati a bordo delle navi per consentire l’evacuazione dei compagni durante il conflitto con la Russia, marittimi che dovrebbero comunque anch’essi uscire dalla zona della guerra in sicurezza
E l’International Chamber of Shipping (ICS) è tornata a chiedere che anche “i marittimi rimasti dovrebbero poter uscire in sicurezza”.
Il bilancio al momento è come si ricorderà di due marittimi uccisi e sei navi mercantili colpite, due delle quali affondate, davanti alla costa ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio.
Secondo i dati raccolti dall’ICS in collaborazione con l’agenzia marittima delle Nazioni Unite, l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) in sei settimane sono 1.500 i marinai del mercantili evacuati in sicurezza attraverso corridoi umanitari sia via terra sia via mare.