Tassa di volo al Marco Polo, il presidente di Confturismo Veneto: colpirebbe prima i veneti, poi turisti …non ci resta che piangere

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Venezia – Tassa d’imbarco all’aeroporto di Venezia! Confturismo Veneto contraria.

E’ il suo presidente, Marco Michielli, ad esprimere un’estrema preoccupazione.

“Se fossimo a Firenze si potrebbe pensare all’esilarante scena del pedaggio nel film ‘Non ci resta che piangere, ma qui di esilarante non c’è proprio nulla”, esordisce Michielli.

“Pur essendo stata presentata come un’iniziativa temporanea, sappiamo bene che in Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio”, aggiunge il presidente di Confturismo Veneto, che rappresenta  17mila imprese tra alberghi, agenzie di viaggio, stabilimenti balneari, campeggi e villaggi turistici, e pubblici esercizi.

“Mentre sulla tassa d’ingresso per i pendolari che arrivano a Venezia non abbiamo posto obiezioni – precisa Michielli – questo ulteriore balzello andrebbe a colpire prima di tutto i veneti che l’aereo lo usano per lavoro senza neanche affacciarsi alla città storica. Inoltre, i turisti ‘paganti’, questi sì diretti a Venezia centro storico, si troverebbero a sostenere una tripla tassazione: imbarco, ingresso in città e tassa di soggiorno”.

“Comprendo le difficoltà del Comune di fronte all’aumento corposo delle bollette, ma penso che molte altre Amministrazioni locali stiano vivendo un’analoga situazione, ma lo scalo veneziano, che mi risulti, sarebbe l’unico ad applicare il surplus di due euro e mezzo a passeggero: si troverebbe ad adottare l’iniziativa in piena solitudine, e non mi sembra una bella immagine”, conclude il presidente di Confturismo Veneto.

 

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