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Insieme all’abolizione dei dazi aggiuntivi del 25 per cento su acciaio e del 10 per cento sull’alluminio, introdotti nel 2018 da Donald Trump per difendere l’industria siderurgica Usa, gli accordi a margine del G20 di Roma prevedono anche l’abolizione dei dazi tra Europa e Stati Uniti su barche e motori marini.
Si è dato corso dunque al primo accordo del giugno scorso sulla sospensione dell’inasprimento dei dazi. Per capire il valore di questa attenuazione basti ricordare, come annota Pressmare che la tassa sulle importazioni d’imbarcazioni statunitensi, che è stata pari al 25% del valore del bene, per tre anni ne ha praticamente azzerato la commercializzazione in Europa e in Italia.
E a risentirne è stato soprattutto il mercato dei fisherman (barche da diporto per la pesca), ambito nel quale i marchi del made in USA sono considerati un riferimento assoluto, icone per gli appassionati della pesca sportiva di tutto il mondo.