LA SPEZIA – Un altro importante tassello sta per andare a completare alla Spezia la fisionomia del porto del futuro.
E a confermarlo (a noi piace la concretezza) sono l’andamento dei lavori di smantellamento, iniziati lo scorso settembre, della centrale Enel a Vallegrande da una parte e il cronoprogramma confermato al sindaco della città Pierluigi Peracchini e al presidente dell’Autorità portuale Mario Sommariva.
Cronoprogramma che prevede che entro l’imminente mese di marzo l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale riavrà a disposizione la banchina e il molo ex Enel nel porto est che operava per la dismessa centrale
Il secondo appuntamento del cronoprogramma prevede che l’intera area sarà del tutto sgomberata entro la fine di agosto.
Questo ha comunicato a Peracchini e a Sommariva lo stesso responsabile dei lavori Luca Marena che ha anche presentato il resoconto di quanto è stato fatto a cominciare dalla rimozione delle due torri alte 50 metri e del peso di 750 tonnellate l’una, che servivano per scaricare le navi carboniere per alimentare la centrale di Vallegrande spenta dal 2021.
Sulla destinazione d’uso della banchina ex Enel come si sa c’è l’opzione della sua concessione a Gnl Italia per il servizio di trasbordo di cisterne di gas naturale liquido dal rigassificatore di Panigaglia, per la quale è in corso l’iter autorizzativo, concessione sottoposta comunque a condizione per quando Tarros avrà necessità di queste aree, per cui Gnl sarà ricollocata.