Transizione ecologica, Uggè (Fai): PE e PD difendano le imprese dell’autotrasporto

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Roma – “Camion ed emissioni Co2, iter parlamentare al termine. Ora il PD può fare la differenza sostenendo l’appello di migliaia di aziende, già condiviso dai partiti del centrodestra italiano”.

Il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè si rivolge alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, auspicando di poterla incontrare per illustrare le ragioni del settore e chiederne il sostegno presso il Parlamento Europeo.

“La Federazione degli Autotrasportatori Italiani non è contraria a iniziative in favore dell’ambiente, anzi – dichiara Uggè – Ma per non prendere in giro la categoria chiediamo che le proposte siano compatibili con l’economia e i conseguenti fattori sociali. Soprattutto, chiediamo che siano realistiche. La strada è quella della neutralità tecnologica”.

“Viviamo il grande bluff delle emissioni che guarda verso un’unica direzione: l’elettrico – prosegue Uggè – Il paradigma è quello sulle emissioni prodotte dal veicolo in funzione, che premia i motori elettrici e l’idrogeno. Ma la situazione cambierebbe se si adottasse un approccio diverso, cioè se si considerassero anche le emissioni generate dalla produzione dell’energia che alimenta il motore”.

“A quel punto, ci troveremmo a dover trarre conclusioni diverse da quelle oggi proposte – spiega il presidente Fai – L’elettricità potrebbe infatti essere trattata come un prodotto a impatto zero solo se fosse ricavata da fonti rinnovabili, ma così non è: in buona parte (anche in Europa) è ancora tratta da fonti fossili molto inquinanti come, ad esempio, il carbone”.

“Ecco che  le motorizzazioni elettriche risultano molto meno efficienti sul piano ambientale di quanto si vorrebbe far credere. Bisogna ricordare, ad esempio, il tema dello smaltimento delle batterie, che sarà complicato e influente sui fattori di inquinamento – aggiunge Uggè – Mettendo insieme le modalità di produzione dell’energia elettrica, lo smaltimento delle batterie e il fatto che l’inquinamento non riguarda la sola Europa, emerge un quadro ben più esaustivo”.

“Ricordiamo sempre che l’Europa partecipa per circa l’8% all’inquinamento mondiale e i trasporti per il 24% – incalza Uggè – Allora chi intende tutelare veramente i cittadini, le imprese e le forze lavoro non può tacere: definire l’attuale propaganda pro-elettrico come un grande inganno non pare del tutto errato, ed è pertanto doveroso fare chiarezza”.

“Faccio appello alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein affinché ci possa incontrare per ascoltarci perché tutti vogliamo un’Europa più a misura d’uomo ma questa Europa non deve, nel mentre, azzerare migliaia di imprese con conseguente perdita di posti di lavoro”, conclude il presidente Fai-Conftrasporto.

 

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