Turismo, la Camera di Commercio presenta gli itinerari spezzini del progetto “La cultura come valore economico”

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LA SPEZIA – Sono numerose le testimonianze spezzine del romanico e non tutte sono meta del turismo abituale. La Camera di Commercio, nell’ambito del progetto europeo ‘Itinera Romanica+’ di cui è partner e finanziato sul programma Interreg Marittimo, le ha censite e inserite in tre percorsi tematici per valorizzare in chiave turistica chiese, pievi, castelli, borghi e relativi territori.

Gli itinerari messi a punto dall’ente camerale, con la collaborazione dell’Università di Genova, riguardano le province di Imperia, La Spezia e Savona. In tutto 6 tracciati e 34 siti coinvolti. Nei giorni scorsi in Camera di Commercio la presentazione dei percorsi spezzini con amministratori, guide turistiche, storici e ricercatori. A breve cartellonistica, brochure e app identificheranno i percorsi e i loro simboli.

La Camera di Commercio – ha sottolineato il segretario generale, Marco Casarino – si occupa di turismo, sia in termini di promozione locale che di reperimento di risorse europee: in questo contesto, e considerando il valore economico che ha la cultura, si inserisce il progetto ‘Itinera Romanica+’ grazie al quale è stato possibile valorizzare testimonianze storiche legate da un filo conduttore, l’arte romanica, con l’obiettivo di arricchire e diversificare l’offerta turistica”.I percorsi spezzini sono:

Itinerario 1 Levanto (Sant’Andrea, Castello di Celasco, Borgo, Pieve di San Siro), Monterosso (rovine di Sant’Antonio del Mesco), Brugnato (Cattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano), Vernazza (Santa Margherita);

Itinerario 2 La Spezia (San Venerio di Migliarina), Porto Venere (San Lorenzo e San Pietro);

Itinerario 3 Sarzana (Castello della Brina, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Sant’Andrea), Ameglia (Castello e borgo).

Il progetto ‘Itinera Romanica+’, che ha come capofila il Comune di Capannori, ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del romanico diffuso nelle cinque regioni dell’area di cooperazione – ossia Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e PACA – attraverso la realizzazione di percorsi di collegamento fra siti romanici accessibili e lo sviluppo di azioni congiunte di tutela, promozione e valorizzazione.

 

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