LA SPEZIA – Nel suo intervento al “La Spezia Green” il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale Francesco Di Sarcina aveva concluso il suo intervento indicando cinque elementi base per affrontare il complesso processo della transizione, con il primo sul ruolo dei giovani.
Gli altri quattro da tenere presenti sono la complessità delle cose che non è facile ma difficile, la capacità di resilienza ovvero la capacità di affrontare positivamente la sfida, l’adozione di comportamenti virtuosi, collettivi e individuali, che devono accendere la luce in noi stessi, e la transizione nel suo significato di processo per fasi ma con chiaro l’obiettivo finale da raggiungere.
“E’ successo qualcosa” ha detto riferendosi alla discesa in campo dei ragazzi del mondo che non solo hanno il diritto ma anche il dovere di pretendere il cambiamento.
Con il senno del poi sembrava che fosse stata una scelta della regia per anticipare e introdurre quello che sarebbe accaduto poco dopo.
Ebbene, appunto poco dopo, al tavolo dei relatori hanno preso il posto dei “grandi” due ragazzi e una ragazza della terza media Jean Piaget – presente nell’emiciclo della sala tutta la loro classe – chiamati a portare al convegno il contributo della scuola preparato sotto il titolo “Via la plastica dal mio bicchiere”.
La ragazza si è posizionata davanti al computer pronta a fare scorrere le slide per illustrare graficamente gli interventi dei due ragazzi che hanno scelto la formula della recitazione alternata e battente per dare la giusta efficacia al loro dire. E ci sono riusciti. Come sono riusciti a farsi seguire, superato l’attimo di curiosa attesa, con attenzione.
E’ così che, stupendo tutti, hanno saputo mostrare quanto siano fondamentale la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno e quelle di gruppo, come in questo caso la classe, nel modificare gli stili e i comportamenti quotidiani, fino a renderli interessanti, coinvolgenti come deve avvenire in ogni team, salutare, anche divertenti e pure economicamente vantaggiosi.
Sì, hanno davvero colpito tutti con la loro ricerca con la quale hanno mostrato e dimostrato quanti danni provochi nel mare e nella stessa catena alimentare, dai pesci all’uomo, la plastica in un circuito micidiale per l’ambiente. E’ stato il loro un intervento essenziale, diretto, dati alla mano. Con un severo richiamo anche all’importanza e all’uso corretto della risorsa acqua.
Sì, cono stati convincenti, tanto da farmi proporre, come moderatore del convegno, che facciano partecipi del loro lavoro, che hanno illustrato in quindici minuti, in perfetta osservanza del tempo loro assegnato, anche le altre scuole. Sarebbero quindici minuti oltreché interessanti sicuramente coinvolgenti e utili.
Enzo Millepiedi