Zeno D’Agostino, Luigi Merlo e Rodolfo Giampieri sui porti e sui nuovi poteri attribuiti all’Autorità di regolazione dei trasporti

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Trieste – Il presidente di Espo e dell’Authority di Trieste è entrato a gamba tesa aprendo il primo Adriatic Sea Summit.

Lo ha fatto dicendo che  la riforma dei porti “c’è già stata, poche settimane fa. Forse non se ne sono accorti tutti, ma i nuovi poteri attribuiti all’Autorità di regolazione dei trasporti, che con l’applicazione di un algoritmo potrà decidere se una società russa potrà avere o no una concessione in un porto italiano, rappresentano una grande riforma”.

Lo ha detto Zeno D’Agostino – provocatoriamente ma non troppo – all’Adriatic Sea Summit organizzato dal Secolo XIX e dal Piccolo nella città giuliana bollando come “incredibile che l’Art, scavalcando i poteri di Autorità portuali e governo, possa decidere come e quali soggetti saranno autorizzati a operare nei nostri porti. Questo è il tema che andrebbe affrontato con la massima urgenza”.

“Non era mai successo nulla del genere. Mai una decisione così impattante era stata presa senza sentire le associazioni – ha aggiunto Luigi Merlo, presidente di Federlogistica – Mi auguro che Assoporti faccia ricorso”.

Per Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti “per ora stiamo lavorando per cambiare le regole. Il ricorso? È prematuro parlarne. Prima dobbiamo discuterne al nostro interno”.

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