Approvata dal Senato, con le modifiche di Federalberghi, la risoluzione del regolamento Ue sui dati degli alloggi a breve termine

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LA SPEZIA –  E’ stata approvata dalla 4ª Commissione del Senato la risoluzione con le modifiche di Federalberghi in merito al progetto di atto legislativo dell’Unione Europea su raccolta e condivisione dei dati relativi ai servizi di locazione di alloggi a breve termine.

Le locazioni di alloggi a breve termine, favorite dall’emergere delle piattaforme online che operano a livello transfrontaliero, rappresentano quasi un quarto dell’offerta totale di alloggi turistici nell’UE, con benefici e opportunità per gli ospiti, i locatori, il sistema turistico nel suo complesso e la valorizzazione turistica dei territori. Si tratta di un fenomeno che negli ultimi anni è stato caratterizzato da un’espansione senza regole e senza controlli, generando criticità quali l’esposizione dei consumatori a rischi per la sicurezza, il lavoro sommerso, l’evasione fiscale, la concorrenza sleale e la trasformazione del tessuto economico e sociale delle città.

E’ necessario adottare misure che consentano di porre un argine al dilagare dell’abusivismo che spesso si nasconde sotto le mentite spoglie delle locazioni brevi. Il danno è subito non solo dalle imprese turistiche tradizionali, ma anche da coloro che gestiscono correttamente le nuove forme di accoglienza. Elaborando i dati forniti nei giorni scorsi dal Ministero del Turismo, si può stimare che il mercato delle abitazioni private generi un fatturato di circa undici miliardi di euro all’anno.
Sempre secondo i dati del Ministero, la Liguria è nona nella classifica delle regioni con più alloggi a breve termine (21.215 alloggi disponibili)

“I miglioramenti proposti da Federalberghi e accolti dalla commissione del Senato, in merito agli alloggi a breve termine, dimostrano come si possano raggiungere importanti traguardi quando ci si siede intorno a un tavolo a livello nazionale. – ha commentato il presidente di Federalberghi La Spezia Valerio Beghè – Smentiamo così le accuse di immobilismo e ribadiamo l’essenzialità delle realtà associative in ogni loro sede territoriale, in quanto presidi che accolgono le istanze di ogni provincia e permettono di avere un quadro completo per mettere a punto normative nazionali”

Le proposte di modifica di Federalberghi vertevano su vari punti, tra questi la necessità di rafforzare le responsabilità delle piattaforme, prevedendo che tutte, anche quelle che non hanno un ruolo nella conclusione di transazioni dirette, rispettino il regolamento consentendo la visualizzazione dei numeri di registrazione.  A tal fine le due fasi della registrazione dell’unità immobiliare da parte dei locatori e della comunicazione dei dati da parte delle piattaforme online sulle attività di tali unità sarebbe opportuno che siano gestite in modo unitario, attraverso un unico sistema informatico nazionale, o possibilmente europeo. Sistema dal quale ciascuna amministrazione pubblica possa trarre automaticamente o manualmente i dati di propria competenza, fermo restando il rispetto dei principi di tutela dei dati sensibili.

E’ importante stabilire inoltre che a ciascun alloggio ammobiliato venga attribuito un solo numero di registrazione, al fine di garantire la piena tracciabilità dei locatori e delle unità e di contrastare tentativi di aggiramento delle norme. Per quanto riguarda i dati sulle attività di locazione è previsto che le piattaforme online comunichino il numero degli ospiti di un alloggio al momento della prenotazione, ma spesso avvengono variazioni dell’ultimo momento, pertanto, bisogna prevedere che il numero degli ospiti sia fornito dai locatori o intermediari da inserire nel punto unico d’ingresso. Infine, è opportuno prevedere tra le informazioni da comunicare, anche il numero degli immobili gestiti da un locatore, per capire se è un’attività sporadica o assimilabile a quella imprenditoriale, nonché l’indicazione dell’immobile anche con il numero dell’interno o con l’identificativo del catasto.

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