Aspiranti allestitori navali dell’Einaudi-Chiodo “a scuola di pratica” nel Cantiere Valdettaro

LE GRAZIE – Gli incontri sul campo hanno portato gli aspiranti allestitori navali dell’Istituto Einaudi-Chiodo della Spezia al Cantiere Valdettaro delle Grazie con visita al Cantiere della Memoria.

Va ricordato che sono gli studenti impegnati, dall’inizio dell’anno nel restauro del gozzo in lamellare Louise, salvato dalla distruzione e avviato a vita nuova dopo l’Sos lanciato dal Cantiere della Memoria che aveva raccolto il sogno del vecchio armatore Euro Belloni, che – appresa la voglia di affrontare la sfida – ha donato la barca alla scuola.

E mentre i lavori  di restyling procedono nel laboratorio dell’istituto, i ragazzi, accompagnati dal maestro d’ascia Eugenio Bonanni e dalla prof di economia aziendale Elisabetta Manuguerra, hanno fatto visita, come detto, al Cantiere Valdettaro e al presidio di memorie marinare alle Grazie.

E’ stato un tandem di incontri sulla rotta della formazione, per fare tesoro di esperienze e consolidare un proposito: esporre  il gozzo – allo stato dell’arte –  a cornice della rassegna dei gozzi a vela latina per il Trofeo Marinaio promosso da Vela Tradizionale nell’ambito del raduno Vele d’epoca dell’Alto Tirreno-Trofeo Valdettaro.

 

Sarà un’occasione questa per studiare, con gli appassionati dell’armo, come dotarlo di albero e antenna per farlo volare sull’acqua con la vela latina, magari per poi partecipare alle regate del  prossimo anno.

Il Cantiere della Memoria seguirà e documenterà l’impresa iniziata e alimentata alle Grazie dopo la notizia diffusa da Ornello Ferraresi sulla brutta fine

a cui era destinata la barca e l’opportunità di darle un futuro.

Un’ultima annotazione: non si è ancora riusciti a capire chi costruì la barca e dove prese forma … per cui “ben venga chi, alla sua vista, avesse indizi o prove da comunicare …

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