Assonautica La Spezia brucia le tappe dando cuore e gambe al progetto “Scopri dove ti porto”

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LA SPEZIA – Era stato presentato alla Spezia, al Porticciolo nautico “De Benedetti”, il programma-contenitore nazionale dell’idea di conoscere l’Italia partendo dalle rotte e dagli approdi nautici.

La proposta era ed è quella di, “facendo rotta sulle emozioni”, diciassette itinerari alla scoperta delle meraviglie della Penisola e delle Isole maggiori e minori, partendo, in ordine crescente proprio dalla Liguria, ribattezzata “La Rotta dei Poeti”, seguita dalla “Rotta degli Etruschi” per la Toscana e così via fino alla “Rotta dei Dogi” e poi quelle dei laghi.

Questo il contenitore in attesa dei contenuti per ciascuna delle diciassette rotte, contenuti affidati da Assonautica Italiana a ciascun territorio interessato.

E’ così che Assonautica La Spezia bruciando i tempi ha scelto i contenuti da dare alla prima rotta, quella dei Poeti, che abbraccia tutto l’arco ligure con punti cospicui Imperia, Savona, Alassio, Genova, Porto Antico, Danta Margherita Ligure, Portovenere con deviazione al Tino, Santuario dei Cetacei, Cinque Terre-Bocca di Magra.

Contenuti che nel caso fanno ovviamente riferimento al territorio afferente l’Assonautica spezzina e che possono essere considerati un primo modello per le altre associazioni.

Un modello che è stato presentato questa mattina, ovviamente nella sede di Assonautica in Piazza Europa, dal Presidente Pier Gino Scardigli, dal Direttore Romolo Busticchi e da Veronica Forzoni incaricata di predisporre gli itinerari agibili per i diportisti del Porticciolo De Benedetti (600 posti barca, 60 a disposizione) con l’obiettivo di far conoscere la città e la provincia, costa e entroterra, andando alla scoperta della storia, dell’arte, della natura e dell’enogastronomia.

La guida agli itinerari ovviamente di vario interesse e con aggiornamenti costanti, studiati, proposti e gestiti dal team di guide, è in cartaceo e on line con la cura di indicare i luoghi e le loro caratteristiche essenziali, i tempi della visita, i dislivelli, le distanze, l’agibilità e i costi.

Si comincia dal primo itinerario – lo diciamo a mò di esempio – che è il più vicino e il più comodo, da affrontare, partendo dalla barca nel porticciolo, a piedi: parliamo dei giardini del lungomare per concludere la visita al Museo navale e magari al Castello San Giorgio.

E proprio ai musei sì è data  particolare evidenza con una scheda che li include tutti e che potrebbe essere un itinerario onnicomprensivo. Oltre alla città gli itinerari propongono le località della provincia, dalle Cinque Terre alla Val di Vara, passando per la Val di Magra, con l’inserimento, quanto all’enogastronomia, dei servizio Cambusa che da tre anni è al servizio dei diportisti sia per l’acquisto dalla barca di prodotti tipici selezionati sia per cene in agriturismi per i quali si viene trasportati a cura degli stessi esercizi.

Questo è l’approccio. Avremo modo di riparlarne, anche perché dalla presentazione sono scaturite nuove idee che possono arricchire il progetto “Scopri dove ti porto” che possiamo dire appena nato.

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