Montaresi: nel Porto della Spezia le navi da crociera le prime a spegnere i motori

Tempo di lettura: 2 minuti Napoli – La Spezia – I lavori per dare il via all’elettrificazione delle banchine del Porto della Spezia, che termineranno a metà  2025, procedono a ritmo sostenuto e la prima delle quattro cabine di trasformazione, quella che consentirà alle navi da crociera sul Molo Garibaldi di spegnere i motori, è quasi completata. Lo ha detto oggi alla Naples Shipping Week il Commissario Straordinario Federica Montaresi, durante il suo intervento nella sessione “Green Ports and Shipping Summit” La grande cabina, che misura circa 240 m2, capace di fornire 16 megawatt di potenza, è suddivisa in varie porzioni; ognuna di queste accoglierà una attrezzatura diversa. In particolare, una porzione è dedicata ai convertitori di frequenza e altre tre porzioni sono destinate ad altrettanti trasformatori. Una parte della struttura è destinata ai quadri di controllo e di comando ed è presente anche un grande impianto di condizionamento, per contrastare il calore sviluppato dalle numerose apparecchiature. Il costo dell’opera è di Euro 8.520.000 di cui 5.500.000 finanziati dal Fondo Complementare al PNRR. Una grande parte delle operazioni che consentiranno di fornire elettricità alle banchine sono assolutamente innovative, come il Cable Management System o CMS, cioè una sorta di robot, una macchina semovente completamente automatizzata, con la quale sarà possibile trasferire i cavi elettrici di connessione dalla rete di distribuzione in banchina a bordo nave. I tecnici dell’AdSP si sono recati la scorsa settimana a Tallinn, presso lo stabilimento della Shore Link, assieme ai rappresentanti dell’Appaltatore (Mont Ele Srl), procedendo a verificare le prove di funzionamento della macchina e analizzare i sistemi di sicurezza di cui la stessa è dotata, provvedendo ad accertarne la rispondenza ai requisiti di capitolato. Il trasferimento del robot nel  porto della Spezia è prevista per novembre. “I lavori per la realizzazione dell’elettrificazione delle banchine stanno procedendo a ritmo sostenuto, nel pieno rispetto del cronoprogramma e dei tempi dettati dal Fondo Complementare al PNRR. Il collaudo del sistema per il trasferimento dei cavi elettrici dalla rete di banchina alla nave, avvenuto nei giorni scorsi a Tallin, rappresenta un altro passaggio fondamentale, insieme alla realizzazione della cabina che sta prendendo forma in prossimità della radice di Molo Garibaldi. Stiamo già lavorando parallelamente anche al modello di gestione del sistema di alimentazione che abbiamo già individuato come servizio di interesse economico generale. La nostra politica di accompagnare la realizzazione delle infrastrutture con lo sviluppo di servizi qualificati ci permette di rispondere in modo efficiente alle esigenze operative, con un’attenzione particolare alla sostenibilità del progetto, sia dal punto di vista economico sia ambientale. Il completamento dei lavori per l’elettrificazione del Molo Garibaldi nella metà del 2025 ci permetterà di raggiungere un importante traguardo, soprattutto dal punto di vista ambientale, che si inserisce nell’insieme di azioni di miglioramento del rapporto porto-città che stiamo portando avanti insieme al Comune della Spezia e al terminalista SCCT”.

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L’autotrasporto applicherà gli extra costi sulle tariffe al Varco Stagnoni alla Spezia

Tempo di lettura: 2 minuti LA SPEZIA – Le imprese di autotrasporto, nel rispetto della libera contrattazione tra le parti, per ogni trasporto di merce applicheranno, a partire dal 21 ottobre 2024 alle imprese committenti una “congestion fee” per ciascun unico viaggio. La maggiorazione sui corrispettivi liberamente pattuiti tra le parti sarà applicata sulle tratte le cui origini-destinazioni che comprendono il bacino portuale dal Varco degli Stagnoni-La Spezia. Lo hanno deciso le Associazioni dell’Autotrasporto – Anita, Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, e Trasportounito – e le imprese del trasporto di merce containerizzata che operano nel Porto della Spezia nel corso di una riunione sulle “criticità al Varco degli Stagnoni”. Ricordato come la maggiorazione attuata per le medesime criticità dalle imprese di autotrasporto nel giugno del 2021 fosse stata sospesa a fronte dell’impegno dell’AdSP di arrivare a un accordo di programma che avrebbe da una parte misurato i livelli di servizio del Terminal e i tempi di attesa, dall’altra messo a punto un sistema di indennizzo nel caso di attese fuori dai parametri fissati, le Associazioni hanno però “amaramente constatato come, malgrado il ribadito impegno dell’Autorità di Sistema della Spezia nell’incontro del 18 luglio scorso, nulla di fatto sia successo”. “Il permanere delle ordinarie gravi criticità da/per il Porto della Spezia, al terminal LSCT, con frequenti rallentamenti, attese e congestioni, aggravate dalla già precaria situazione infrastrutturale spezzina e ligure, non consentano – secondo le associazioni – la regolare programmazione e l’effettuazione dei trasporti causando enormi disservizi i cui oneri gravano in via esclusiva sulle imprese dell’autotrasporto”. “La perdita di produttività economica – è la considerazione – non può essere sostenuta solo dalle sole imprese, ma deve essere condivisa da tutta la filiera di servizio alla merce. Per queste ragioni è stata espressa dagli imprenditori l’assoluta necessità di riavviare l’applicazione della congestion fee per tutti i viaggi per il bacino portuale della Spezia dal Varco degli Stagnoni”. Di conseguenza, “sentiti gli imprenditori presenti, le associazioni di rappresentanza del comparto “si sono assunte l’impegno a rappresentare l’iniziativa della Congestion Fee, già applicata a Genova da diversi mesi. Con questo strumento si chiede alla comunità degli operatori committenti di compartecipare responsabilmente agli extra costi subiti dalle aziende, garantendo continuità e sostenibilità dei trasporti e servizi alla merce”. Sui tempi di applicazione si è deciso anche che questa “posizione resterà tale fino a quando l’AdSP della Spezia non adotterà un Accordo di programma che disponga un sistema di indennizzo delle attese oltre franchigia dei cicli operativi camionistici, nonché l’adozione di strumenti necessari per garantire l’efficientamento dei flussi”.

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Porto di Crotone: conclusi i prelievi dei campioni per il dragaggio dei fondali

Tempo di lettura: 2 minuti Crotone – Continua spedita l’azione dell’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio nel mettere in atto il programma che cambierà il volto del Porto di Crotone, al fine di valorizzare e ampliare le funzionalità e i servizi. Inseriti in un’ampia e articolata attività progettuale dell’Ente, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, mirata alla riqualificazione ambientale dell’infrastruttura portuale, sono stati appena conclusi i lavori di prelievo dei campioni di sedimento dei fondali del porto di Crotone, propedeutici alla caratterizzazione dei sedimi e così all’attività di dragaggio dei fondali portuali. Iniziati lo scorso 24 settembre, in otto giorni di attività, è stata battuta l’intera costa di fronte lo scalo cittadino, lungo la quale sono stati prelevati 363 campioni di sedimento, al fine di effettuare 64 sondaggi ed avere così una approfondita campionatura per eseguire, in modo esaustivo, le analisi di caratterizzazione. Si tratta di un’operazione di straordinaria importanza per l’intera cittadina crotonese che ha visto, sinergicamente, operare insieme, anche a  bordo della nave, l’Autorità di Sistema portuale con la ditta incaricata, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL), che effettuerà su una percentuale dei campioni prelevati le proprie analisi, i cui risultati saranno successivamente confrontati con quelli dell’Ente, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ha contribuito a definire l’intero progetto, con l’obiettivo di determinare, in base a quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, la più  dettagliata analisi, anche, in modo celere. A sostenere le operazioni, naturalmente, la Capitaneria di Porto di Crotone, che ha assicurato la sicurezza dello specchio acqueo nel corso delle operazioni di prelievo, e il generale Emilio Errigo, commissario straordinario del Sito contaminato di interesse nazionale (SIN) di Crotone, Cassano e Cerchiara. Finita questa fase, si punta ora al passo successivo, che vedrà l’Ente impegnato a progettare la migliore soluzione tecnica per la gestione dei sedimenti, al fine di avviare le attività di dragaggio e segnare, così, un altro traguardo nella concreta politica di risanamento e rigenerazione ambientale dello scalo portuale di Crotone. “Le attività di redazioni del piano e l’esecuzione del campionamento hanno visto un impegno lungo un anno. – ha dichiaro Lorena Tedesco, responsabile della sede di Crotone dell’Autorità di Sistema portuale – È stata una procedura complessa che ha visto lavorare in sinergia tutti i soggetti coinvolti. Il porto è stato campionato per poter progettare un dragaggio che porterà i fondali a 11 metri. Le attività di campionamento ed esecuzione delle analisi saranno di tipo analitiche chimico fisiche, microbiologiche, eco-tossicologiche e permetteranno di conoscere lo stato dei sedimi del bacino portuale. A risultati validati da ARPACAL, quale Ente preposto alle attività di controllo, partirà lo step successivo, per la progettazione della gestione dei sedimi dei futuri dragaggi”.

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Al Galata Museo del Mare l’ultimo incontro in Blu sarà con Giovanni Soldini

Tempo di lettura: 4 minuti Genova – Giovedì 10 ottobre alle ore 18.30 al Galata Museo del Mare si terrà l’ultimo incontro in Blu 2024 con Giovanni Soldini. L’incontro, moderato dal giornalista e scrittore Fabio Pozzo, è gratuito ed è consigliata la prenotazione su Eventbrite cercando https://bit.ly/3ZU5Okr Una lunga rotta, nel segno del mare, dell’innovazione e della sperimentazione. Giovanni Soldini è un velista che si è spinto sempre più avanti nel futuro. Si è messo alla prova, sugli Oceani, con regate e barche. Cambiando, osando. I suoi ultimi dieci anni di collaborazione con Maserati sono la cartina di tornasole sportiva, umana e scientifica di quello che racchiude nella sua sacca di marinaio, sacca che aprirà giovedì 10 ottobre alle ore 18.30 al Galata Museo del Mare dove Soldini ripercorrerà le tappe più recenti della sua carriera sportiva, ma anche del suo impegno in difesa del blu. Il risultato sportivo, esaltato da un nuovo libro fotografico che ne ripercorre le tappe (“Oltre i limiti”, Nutrimenti), è impressionante. Quattro giri del mondo, ventisette regate di cui nove vinte con quattro primati di velocità, otto record, sfidando le onde e il cronometro. Così con Maserati Vor 70 sul tracciato della Rotta dell’oro New York-San Francisco e poi la San Francisco-Shanghai, così con Maserati Multi 70 sulla Rotta del The Hong Kong-Londra, ma anche nella Manica e lungo il percorso del Fastnet. Tanti momenti da raccontare, tante storie, tanti volti, perché Giovanni ha cambiato spesso alcuni membri della sua squadra, includendo anche compagni di viaggio come John Elkann o Lorenzo “Jovanotti” Cherubini. Un amore della vela che si fonde con quello per l’innovazione. Il trimarano Maserati Multi 70, ad esempio, è stato uno dei primi multiscafi ad adottare un assetto di “volo” sugli Oceani, vale a dire con i foil e primo assoluto a montare una di queste appendici sulla deriva centrale, così da far alzare completamente la barca sull’acqua. Ma è stato anche il primo trimarano da corsa a diventare completamente elettrico con un impianto fotovoltaico da 4 kW che a prodotto tutta l’energia necessaria a compiere un giro del mondo (2022-2023). Per non dire del sistema di fusibili che consente al timone di ritrarsi se colpisce un oggetto semi affiorante, evitando di andare in pezzi: un incubo, per chi corre sui mari a velocità elevate. O dei pannelli solari, sottili e flessibili, che grazie alle intuizioni di Giovanni sono diventati i primi “smartpanel” del mondo – pannelli intelligenti, in grado di monitorare una imbarcazione ma anche una casa – e anche un’industria. E poi, c’è l’etica del marinaio. Chi va per mare da oltre trent’anni, come Soldini, non può che rispettarlo, amarlo e cercare di salvaguardarlo. Su Maserati Multi 70 lo skipper ha installato ad esempio l’Ocean Pack, un impianto per il monitoraggio delle acque e la raccolta dati per l’Unesco. Un progetto che doveva inizialmente partire con una esplorazione. “Volevamo fare il Passaggio di Nord Est, dove pochi avevano monitorato quelle acque e che con lo scioglimento dei ghiacci è diventato più facile da navigare. Ma poi Putin ha invaso l’Ucraina e abbiamo dovuto modificare la rotta”. La navigazione è proseguita lungo i meridiani e paralleli del globo e ha visto Soldini, in contemporanea con le imprese sportive, approfondire il tema che gli sta più a cuore, incontrando gli scienziati e i ricercatori che si occupano nei vari luoghi di quello che succede nei mari. Una testimonianza che è diventata una piattaforma multimediale (Aroundtheblue.org), un docufilm e, soprattutto, una voce da ascoltare. “Questi studiosi sono mosche bianche, costretti a fare i salti mortali per farsi finanziare le loro ricerche. E questo è intollerabile, incredibile. Siamo di fronte a una sfida epocale e gli Stati non hanno ancora capito che non può essere più così. La scienza deve essere finanziata in modo costante e organizzato per studiare i meccanismi dei cambiamenti climatici. Ci serve un salto tecnologico, per salvarci da quanto abbiamo combinato negli ultimi 150 anni”, il suo pensiero. Gli incontri in Blu 2024 hanno visto salire sul palco del Galata Museo del Mare: Rodi Basso, ingegnere aerospaziale fondatore di E1 Series (il primo circuito mondiale di barche da corsa volanti); Grant Dalton e Matteo de Nora, rispettivamente Ceo e presidente di Team New Zealand e organizzatori dell’America’s Cup 2024; i fondatori di Translate Marco Trombetti e Isabelle Andrieu; Alberto Galassi Ceo Ferretti Group e Giovanni Soldini. Grazie alla collaborazione con Telenord, gli appuntamenti vengono registrati e trasmessi sul canale 11 del digitale terrestre regionale dell’emittente. Sono inoltre visibili sul canale youtube e sui social del Museo e su http://www.telenord.it/ La più rilevante rassegna sul tema del mare in Italia che ha visto salire sul palco del Galata Museo del Mare in cinque anni personalità di rilievo nazionale e internazionale del mondo dello sport, dello shipping e della nautica, è finalizzata a promuovere la cultura del mare nelle sue diverse forme. Ideata e diretta dal giornalista e scrittore Fabio Pozzo, è voluta da Comune di Genova, Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Genova Cultura Scarl, e realizzata con il contributo di sponsor e partner al Galata Museo del Mare. Un ringraziamento particolare ai sostenitori della quinta edizione della rassegna: Confindustria Nautica – Salone Nautico Internazionale di Genova e Fincantieri S.p.A. in qualità di main sponsor, PSA Italy, Tarros Group e Marmoinox; Hotel Astoria e Associazione Culturale Sintesi sponsor tecnici. La quinta edizione della rassegna “Incontri in Blu. Uomini, donne e storie dimare” vanta il patrocinio di MarinaMilitare, Guardia Costiera, Regione Liguria, Comune di Genova, Confindustria Nautica, Assarmatori, Confitarma, One Ocean Foundation, Federazione italiana vela, Fondazione Tender to Nave Italia, Yacht Club Italiano, Circolo Velico Caprera, Collegio Nazionale Capitani, Rai Liguria, Associazione ATPICA. Media partner: Telenord e Rai Radio 1. ************************************* I personaggi blu sono donne e uomini fuori dell’ordinario legati almare. Atleti che compiono grandi imprese, sportivi che prendono parte a importanti competizioni, imprenditori che si misurano con le onde e con il vento oltre che con il mercato, uomini di cultura che sul blu affinano il loro pensiero. Persone che credono e

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Il Presidente Piccola industria Renato Goretta in giuria al Best Managed Companies Award

Tempo di lettura: < 1 minuto Milano – Renato Goretta, Presidente del Comitato Regionale Ligure della Piccola Industria e membro del Consiglio Nazionale Piccola Industria di Confindustria, nella giuria del “Best Managed Companies Award” 2024. L’evento, organizzato da Deloitte con ALTIS Università Cattolica, ELITE e Confindustria, ha l’obiettivo di riconoscere e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategica e di performance. Il premio BMC rappresenta una piattaforma di grande valore per supportare le imprese italiane, favorendone un percorso di crescita che mira a valorizzare i loro punti di forza. La giuria, di cui Renato Goretta è membro, è composta da esperti e professionisti indipendenti, chiamati a selezionare le aziende che si sono distinte per l’eccellenza imprenditoriale. «Essere parte della giuria del Best Managed Companies Award è un onore, ma anche una grande responsabilità – afferma Goretta – Questo premio non solo riconosce le aziende che hanno raggiunto livelli di eccellenza, ma le supporta in un percorso di crescita e miglioramento continuo. Le imprese italiane sono il cuore pulsante dell’economia del nostro Paese, ed è fondamentale celebrare chi riesce a coniugare innovazione, strategia e risultati concreti». Goretta, insieme agli altri membri della giuria, premierà le imprese vincitrici durante la cerimonia che si terrà il 9 ottobre 2024 a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana.

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Porti Usa e uragano: la Casa Bianca fortemente coinvolta per raggiungere l’accordo

Tempo di lettura: < 1 minuto Washington – L’accordo provvisorio “rappresenta un progresso fondamentale verso un contratto solido”, ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e aggiunto che “la contrattazione collettiva funziona”. Come si sa l’amministrazione Biden si era schierata con il sindacato facendo pressione sui datori di lavoro dei porti affinché aumentassero la loro offerta per arrivare a un accordo dopo gli enormi profitti del settore marittimo dopo la pandemia di COVID-19. Biden aveva anche resistito alle richieste di ricorrere ai poteri federali per fermare lo sciopero, una mossa che avrebbe minato il sostegno democratico tra i sindacati in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre . Si è così arrivati alla svolta. Il capo dello staff della Casa Bianca, Jeff Zients, ha convocato giovedì alle 5:30 una riunione virtuale con gli amministratori delegati delle compagnie marittime e ha sottolineato loro la necessità di riaprire i porti per accelerare gli sforzi di recupero dopo l’uragano con gli stati del sud-est in difficoltà per i rifornimenti.

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