Roma – “Le scelte dei grandi gruppi del settore farmaceutico di centralizzare la logistica nei loro hub europei fanno perdere quote di traffico all’Italia, che rischia di veder marginalizzato in particolare il trasporto aereo e marittimo da attività ad alto valore aggiunto”.
Questo in sintesi l’intervento di Carlo De Ruvo alla Conferenza annuale di PharmacomItalia, dove si è parlato dell’innovazione all’interno della supply chain del settore farmaceutico.
“Oltre alle carenze croniche sul piano infrastrutturale, poi, la logistica italiana del farmaco sconta una digitalizzazione non al passo dei tempi – ha proseguito De Ruvo – Anche per il settore farmaceutico, infatti, la digitalizzazione dei processi logistici non rappresenta solo una modalità di accelerazione dei flussi, ma una forma di business che può consentire al nostro Paese di recuperare volumi dai porti e aeroporti del Nord Europa”.
“Mentre storicamente il focus del settore era principalmente il corretto mantenimento della temperatura – ha continuato il presidente di Confetra – adesso la cultura dei timestamps sta modificando le abitudini dei consumatori e richiede uno scambio di dati continuativo tra tutti gli altri attori della catena logistica. La digitalizzazione, cioè, è un volano di crescita del nostro sistema logistico”.