Lussemburgo – “Decarbonizzazione nei trasporti, necessari tempi più lunghi: si tenga conto della difficile situazione del settore, tra post-pandemia e aumento dei costi legati (anche) al caro-carburanti”.
A chiederlo è il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè. Lo spunto viene dal braccio di ferro in atto oggi a Lussemburgo tra i ministri dell’Ambiente dell’Unione europea, con la richiesta di alcuni Paesi – che non vedono di buon occhio l’imposizione della Commissione, approvata anche dal Parlamento europeo, di vietare le auto a motori termici del 2035.
Tra gli Stati scettici c’è anche l’Italia, che vorrebbe una proroga o almeno la possibilità che venga permesso l’uso di carburanti sintetici o non inquinanti, mentre il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, insiste sulla ‘neutralità tecnologica’, (“Cosa sulla quale concordiamo”, puntualizza Uggè).
“Oltre alla richiesta di tempi più lunghi per la transizione, riteniamo indispensabile escludere dalla procedura degli Ets il trasporto stradale e quello marittimo, settori strategici per la competitività del sistema Italia”, aggiunge Uggè.
“Rivolgiamo un accorato appello al Governo italiano perché si raggiunga un risultato ragionevole, che non infici il principio della transizione, ma dia una risposta razionale di tutela del Paese”, conclude il presidente di Conftrasporto.