Consumatori, si è chiusa la stagione delle acciughe, è tempo di orate e di triglie

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Genova – Si è chiusa la stagione della pesca all’acciuga nel Mar Ligure: il fermo biologico invernale durerà fino a marzo 2024.

“Il fermo volontario – spiega Daniela Borriello, Responsabile regionale di Coldiretti Impresa Pesca – è sempre stato effettuato dai pescatori liguri e non remunerato dallo Stato; scaturisce dal rispetto delle tradizioni locali e dalla presa di coscienza che l’attività di pesca debba passare da una buona gestione della risorsa, dimostrata anche dai report degli organi scientifici che affermano che nel Mar Ligure i piccoli pelagici si trovano in buono stato di salute”.

La pesca all’acciuga ligure è da sempre rinomata, e nel corso delle stagioni ha vissuto periodi decisamente ottimali. E anche quest’anno la stagione è stata buona, nonostante il brutto tempo e i forti venti che hanno caratterizzato il 2023.

“Ci teniamo a informare i nostri consumatori della chiusura della stagione di pesca – continua Borriello – per indirizzarli verso un consumo consapevole e basato sulla stagionalità, che, come per i frutti della terra, è sempre garanzia di una più alta qualità e freschezza. I punti di vendita diretta dei pescatori liguri e i mercati ittici di Campagna Amica sono pertanto il luogo ideale in cui acquistare prodotti di stagione, buoni e sani: qui, infatti, grazie a una massima riduzione della filiera, è possibile trovare esclusivamente pesce del nostro mare”.

D’altronde “l’acciuga vive in branchi e si avvicina alla costa solo in determinati periodi dell’anno. Per questo bisogna rispettare i suoi tempi e rivolgersi al consumo esclusivo di quei pesci locali che in questo periodo si possono effettivamente pescare nei nostri mari,” commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. ”

Che cosa mangiare, dunque, nella stagione attuale? “Il consiglio è di mangiare pesce a km0 proveniente dai pescatori locali, che non abbia dovuto fare centinaia di chilometri per raggiungere le nostre tavole. In questo periodo spingiamo sull’acquisto di orate, sugarelli, triglie e occhiate, a titolo esemplificativo”.

 

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