Med New Job: è attiva la piattaforma transfrontaliera per l’incrocio di domanda ed offerta di lavoro e formazione specializzata nella Blue Economy creata dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (Dltm).
Due giorni di lavori, suddivisi fra Livorno e Firenze, per tirare le somme e chiudere il progetto transfrontaliero Med New Job, a cui il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine ha preso parte insieme ad altri enti di quattro regioni italiane e francesi: la capofila Provincia di Livorno, Regione Toscana-Direzione Lavoro, Navigo, Aspal-Agenzia sarda per le Politiche del Lavoro, Union Patronale du Var e Pôle emploi.
Finanziato in gran parte con fondi del Programma Interreg Marittimo It-Fr Maritime, Med New Job ha come fine primario la promozione di politiche attive del lavoro in aree e situazioni di crisi, per la creazione di occupazione sostenibile e di qualità nel settore della nautica e, più in generale, dell’economia del mare.
Azioni che si sono sviluppate in quattro anni, culminando con il lancio in rete della piattaforma transfrontaliera Med New Job, creata dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine: uno strumento prezioso che permette a disoccupati, aziende ed enti di formazione di inserire annunci e migliorare l’incrocio fra domanda ed offerta, riducendo il mismatching.
Durante l’evento di chiusura tenutosi nell’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze, tutti gli attori coinvolti si sono ritrovati per fare il punto delle attività portate a termine e mettere a confronto le rispettive azioni: gli interventi, tra cui il contributo del direttore del Dltm Giovanni Caprino, e la successiva tavola rotonda hanno fotografato lo stato attuale della Blue Economy, settore capace di tenere durante la crisi pandemica e di esser protagonista di una ripresa dinamica.
Fra gli strumenti messi in atto, mappatura, orientamento, sensibilizzazione delle aziende e collaborazione con esse, e networking con l’obiettivo di continuare a far vivere la piattaforma Med New Job e renderla strumento centrale per la crescita del lavoro e dei territori coinvolti.
Un quadro a tinte vivaci per l’Italia, leader mondiale in diversi settori delle attività legate al mare, ma che continua a presentare difficoltà da risolvere: restano i problemi legati a sacche di disoccupazione anche di lungo periodo, per la mancanza di figure corrispondenti ai bisogni aziendali; essenziali, per spezzare queste dinamiche negative, la strada è stata tracciata.
Metodo, collaborazione, visione, ascolto e attuazione di strumenti di riqualificazione professionale – con lo sviluppo di competenze trasversali e specifiche – e ricerca.