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E’ cresciuto il traffico ferroviario nel Porto di Livorno, mentre il Porto di Piombino risente della crisi del siderurgico

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Livorno – L’incremento del traffico ferroviario nel Porto di Livorno è stato del 35,8% per un totale di  2817 treni terminalizzati e 47.412 carri. In affanno lo scalo di Piombino, a causa della situazione di crisi del siderurgico

Sono questi i dati sulla attività di manovra ferroviaria nel porto del Servizio Studi e Statistiche dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale.

Nel comprensorio i treni sono stati 3468, con un incremento su base annuale del 30,4%. 54.217 i carri (+ 22,6%).

Nel traffico container, i treni in entrata e in uscita dall’Interporto Vespucci e dai terminal Lorenzini e TDT sono stati 2.430, il 39% in più rispetto ai valori del 2021.

Nella struttura interportuale sono stati movimentati 262 treni, con un aumento percentuale del 31,7% sull’anno precedente.

La modalità ferroviaria rappresenta oggi oltre il 18,7% della domanda complessiva di traffico container nel porto contro 17,2% del 2021.

Nel porto di Piombino, come detto all’inizio, si è invece fatta sentire la crisi del polo industriale e dei suoi stabilimenti storici, Jsw Steel Italy e Liberty Magona. Talché nel 2022 sono stati movimentati 345 treni, il 35,4% in meno rispetto al 2021. 4.693 i carri, il 56,1% in meno su base annuale.

Fonte immagine: Livorno Press

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