LA SPEZIA – E’ nato questa mattina alla Spezia, sotto l’egida della Marina militare italiana, il Polo nazionale della dimensione subacquea, incubatore delle tecnologie per la sicurezza del dominio sottomarino e le infrastrutture dai cavi delle dorsali dei dati ai gasdotti.
La Marina militare ha infatti messo a disposizione le aree del Centro di supporto e sperimentazione navale.
Partecipano alla vita e ai programmi del Polo, come recentemente scritto, sia Fincantieri sia Leonardo, che hanno colto proprio l’occasione dell’avvio del Polo per un loro riavvicinamento collaborativo.
Il Polo ha già indicato nella sua strategia la creazione di start up avvalendosi del contiguo Centre for maritime research della Nato.
Questi i capisaldi della nuova entità che nasce alla Spezia perché qui si sono poste le basi, possiamo dire da sempre, per l’evento di questa mattina.
Un Polo che nasce dunque sotto i migliori auspici e che ha fatto dire all’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina militare, che “l’Italia sperimenta qui un modello unico di lavoro sinergico che mette assieme ministeri, industrie, università ed enti ricerca. Abbiamo ottenuto gli investimenti per fare il primo passo, ora dobbiamo andare avanti”.
“Alla Spezia costruiamo il pilastro della presenza italiana nel mondo sottomarino – ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto assicurando che “ci sono tutti gli elementi perché abbia successo, ma i risultati si vedranno nel tempo”.
Il ministro Crosetto è andato oltre quando ha allargato lo sguardo sulla stessa funzione che è attribuita al Polo nazionale della subacquea in quanto “parte della visione della Spezia che diventerà un centro fondamentale per il nostro futuro in questo settore insieme alla visione di un arsenale 5.0, un progetto da un miliardo di euro”.
Non poteva mancare Nello Musumeci, il ministro per le Politiche del mare“ che ha esaltato la dimensione subacquea come “opportunità per l’uomo prima ancora che per la ricchezza di una nazione” inserita a buon diritto quale aspetto fondamentale nell’ambito del Comitato interministeriale per le politiche del mare e del Piano nazionale del mare.
E c’è già un primo appuntamento per il neonato polo che, tra un anno, nell’ottobre 2024, sarà presentato al mondo in occasione del convegno internazionale di Venezia delle marine di ottanta Paesi dedicato proprio al mondo subacqueo.
