LA SPEZIA – La joint venture Leonardo-Rheinmetall Military Vehicles avrà sede legale a Roma e sede operativa alla Spezia.
Joint venture che, lanciata nell’ottobre 2024, e che ora ha avuto disco verde dall’Antitrust tedesca, è stata costituita per costruire i mezzi militari terrestri da fornire all’Esercito italiano.
Nessuno dei due gruppi, inoltre, sarebbe stato in grado da solo di soddisfare le commesse previste dal ministero della Difesa italiano: Leonardo, riporta la nota dell’Antitrust, “non ha le piattaforme necessarie per la produzione dei carri armati e Rheinmetall non sarebbe stata in grado di soddisfare il requisito di realizzare il 60% del lavoro a valore aggiunto in Italia”.
Leonardo è intanto all’opera per acquisire nuove aree (vi è necessità, per esempio, di una nuova pista di prova) e ha iniziato a preparare alcuni dei suoi capannoni, al momento, inutilizzati, per trasformarli nelle aree dove verranno costruiti i nuovi cingolati.
Si torna a questo punto a rilevare che l’impegno al quale è chiamato lo stabilimento della Spezia è notevole: LRMV avrà lo scopo di sviluppare e realizzare il nuovo carro (Italian Main Battle Tank, IMBT) italiano (un carro derivato dal KF-51 PANTHER attualmente in sviluppo da parte di Rheinmetall) e della nuova famiglia di IFV altamente innovativi (programma A2CS/AICS) anch’essi derivati dall’IFV modulare KF-41 LYNX di Rheinmetall (in fase di consegna all’Esercito Ungherese).Per il nuovo carro IMBT (Italian MBT) destinato all’EI sono stati previsti 8,246 miliardi (di cui 5,5 finanziati) mentre per il programma A2CS/AICS sono previsti 15 miliardi (di cui 6,4 già finanziati) per un valore complessivo di oltre 23 miliardi.