La Nautica, dopo il pieno di ordini, ora teme tre fattori: carenza di materiali, tempi sempre più lunghi di attesa e aumento dei prezzi

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Genova – Anche il mondo della nautica, che, come abbiamo raccontato più volte in occasione dei saloni nautici di settembre, sta per chiudere il 2021 con un fatturato e ordini mai visti prima, inizia a preoccuparsi per le difficoltà che rischiano di condizionare il lavoro dei cantieri.

Tra sono i fattori che cominciano a pesare sul comparto delle imbarcazioni di tutte le taglie e soprattutto dei super yacht: la mancanza di materie prime, che quando ci sono arrivano in tempi dilatati e comunque troppo lunghi rispetto al ritmo delle lavorazioni dei cantieri, e infine, ma non per questo meno importante, si è costretti a fare i conti con i prezzi che continuano a salire.

Confindustria Nautica  assicura che “gli accessoristi italiani hanno aumentato i magazzini e gestito la situazione con solo qualche piccolo ritardo nelle consegne ai cantieri di costruzione e finora abbiamo contenuto gli aumenti ricevuti senza riversarli sui cantieri”. Parola del vice presidente Alessandro Gianneschi che, facendo il paragone con i cantieri europei, racconta che loto hanno avuto già maggiori problemi “perché non hanno un indotto consolidato come il nostro”.

Ma la situazione mostra il barometro al peggiorando sia nel reperimento dei materiali sia per l’aumento ulteriore dei prezzi.

Un sondaggio di Confindustria Nautica tra un campione di operatoti ha dato questi risultati: i tempi di consegna delle materie prime e dei componenti si sono allungati, rispetto agli standard, per il 25% degli intervistati fino a 4 settimane in più, per il 45% fra 5 e 8, per il 17% fra 9 e 15, per il 10% fra 16 e 30 settimane e per il 7% oltre le 30.

Sul fronte dei prezzi i listini rispetto al 2020 per il 38% degli intervistati con incrementi fino al 10%, per il 30% con aumenti fra il 10% e il 20%, per il 20% con aumenti fra 20% e 50%, e per il 12% oltre il 50%.

Questo alla lunga porrà il dilemma se ritoccare o no i listini per i destinatari finali, che una piccola parte di produttori ha già provveduto a cambiare al rialzo.

E anche nella Nautica, come si vede nella logistica, tempi lunghi e prezzi crescenti  hanno indotto a riavvicinare dall’estero i luoghi della produzione intanto della componentistica minore.

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