Roma – “Nautica, lo sguardo avanti: Energia, transizione ecologica, tecnologia e normativa”, questo il tema dell’ Assemblea Generale di Confindustria Nautica, introdotto dal Presidente Saverio Cecchi e dal saluto del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
Ed è stato il Presidente Bonomi a ricordare come la nautica sia un settore tra i più brillanti nella ripartenza dell’industria che sta trainando la crescita del Paese. E a lui ha fatto eco il Presidente Cecchi che ha evidenziato il bilancio più che positivo di questo 2021: “Come sempre l’industria nautica, con la sua filiera, fa la sua parte. Innova, investe e, come abbiamo fatto anche oggi, guarda al futuro. – Soprattutto cresce a due cifre, come pochi altri settori in Italia e, nel nostro caso, assume. Ma, come sempre, i nostri limiti vengono dalla burocrazia”.
Per cui “Confindustria Nautica chiede un deciso cambio di passo, perché questo è un momento cruciale, siamo di fronte a opportunità non ripetibili, in cui tutte le forze sane e attive del Paese devono essere messe nelle migliori condizioni possibili per condurre la ripresa”.
Il caro energia, la transizione ecologica e il connesso sviluppo tecnologico, sono poi i temi dibattuti peraltro di portata generale certo per tutta l’industria, ma con implicazioni particolari per la nautica e soprattutto per lo sviluppo dei nuovi propulsori, delle fuel cells, dell’idrogeno.
Il Vice Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli ha focalizzato il suo intervento sulle riforme focalizzando l’attenzione sulla riforma della patente nautica, ancora eccessivamente burocratizzata, tanto che negli ultimi 20 anni il rilascio di nuove abilitazioni si è dimezzato. Dopo la recente adozione del titolo di Mediatore del diporto e dell’atteso decreto sul nuovo titolo professionale semplificato per il noleggio Morelli ha dato atto che “la nautica è un mondo fatto di qualità inestimabili e che il PNRR è una opportunità unica che richiede concretezza e responsabilità condivisa con focus su progetti che permettano lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Mi faccio portavoce – ha concluso – dell’opportunità di azioni tempestive per quanto riguarda la piena operatività del registro telematico e la definitiva adozione del regolamento di attuazione del codice della nautica.”
L’onorevole Umberto Buratti, membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha riproposto la vicenda delle concessioni demaniali sostenendo la necessità di una riforma post sentenza del Consiglio di Stato: “È necessaria una revisione della normativa nazionale, che riconosca la specificità della portualità turistica, non soggetta alla direttiva Bolkestein, e la completa definizione del contenzioso sui canoni demaniali. Da parte mia, mi impegno a portare avanti le istanze dell’Associazione, anche in materia di noleggio. I tempi sono maturi per pensare all’istituzione di un Ministero del Mare, che si faccia carico dei temi specifici ad esso legati e possa snellire procedure e burocrazia.”