La nave metaniera “Ravenna Knutsen”, prima in Italia per le sue dotazioni innovative, segna una nuova svolta nel processo della transizione energetica

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La cerimonia di battesimo della nave metaniera Ravenna Knutsen ha segnato una nuova svolta nel processo della transizione energetica. La nave è infatti destinata a garantire l’approvvigionamento del dep0sito costiero di gas naturale liquefatto (Gnl) della Depositi Italiani Gnl.

La Ravenna Knutsen può trasportare fino a 30mila metri cubi di Gnl in tre serbatoi in acciaio ad alto contenuto di nichel e opportunamente isolati, capaci di resistere a temperature criogeniche. Lunga 28,4 metri, alta 19,4 e una lunga 180 metri, la nave-bettolina può raggiungere una velocità di 15 nodi.

E’ dotata inoltre di un doppio set di collettori di carico, i così detti “manifold”, sia bassi sia alti per conferirle una maggiore flessibilità operativa.

Abbiamo detto di una nuova svolta nel processo di decarbonizzazione della flotta mercantile. La Knutsen è infatti una delle poche navi al mondo e la prima in Italia a possedere queste caratteristiche fisiche e funzionali.

La metaniera è equipaggiata di un motore dual fuel a due tempi da 7.450 kW, alimentato a Gnl e diesel marino; di tre generatori dual fuel di circa 1.480 kW ciascuno che alimentano le utenze elettriche di bordo, di uno shaft generator che ottimizza i consumi interni e di un’unità di liquefazione che permette di gestire la pressione all’interno dei serbatoi in maniera più flessibile ed efficiente.

La Società Depositi Italiani Gnl è posseduta per il 51 percento da Pir (Gruppo Ottolenghi), per il 30 percento da Edison e per il 19 percento da Scale Gas.

 

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