Genova – Saranno 14 le sedi italiane della Notte europea dei ricercatori con Sharper-Sharing researchers’ passion for enhanced roadmaps, uno degli otto progetti italiani sostenuti dalla Commissione europea per la realizzazione della European Researchers’ Night.
L’evento, che si svolgerà in 29 Paesi, è finanziato dalla Comunità europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie e si pone 4 obiettivi principali: avvicinare la ricerca e i ricercatori al pubblico, promuovere i progetti di ricerca in tutta Europa e fuori dall’Europa, aumentare l’interesse dei giovani alle carriere scientifiche e mostrare l’impatto del lavoro dei ricercatori sulla vita quotidiana delle persone.
In Italia, Sharper 2022 si svolgerà ad Ancona, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Trieste con mille iniziative tra eventi in presenza e attività online. Spettacoli e concerti, visite live e virtuali, workshop, seminari e conferenze, dimostrazioni e open lab, esposizioni fisiche e mostre digitali, giochi e quiz: un programma composito, multidisciplinare e multicanale che si ispira alle cinque Missioni previste in Horizon Europe relative alle sfide chiave per il futuro europeo e globale.
Per Genova il progetto è coordinato dall’Università e dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare, sezione di Genova, con Istituto italiano di tecnologia, Consiglio nazionale delle ricerche, Associazione Festival della Scienza, Associazione dottorandi italiani, Comune di Genova e la partecipazione di Costa Edutainment, Istituto idrografico della Marina Militare, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Tecnologie innovative per il controllo ambientale e lo sviluppo sostenibile e Alisa.
Sharper 2022 si terrà nel centro storico ai giardini Luzzati, dal pomeriggio alla notte di venerdì 30 settembre dove otto postazioni distinte formeranno un unico “Science village” e uno speciale “Science corner” dove ricercatrici e ricercatori interverranno sui grandi temi della scienza, dalle energie alternative ai nuovi materiali, dalla medicina all’esplorazione spaziale, passando da genetica, robotica, neuroscienze e intelligenza artificiale.