La scomparsa del Maestro Francesco Vaccarone, cantore del mare

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LA SPEZIA – La città perde un suo illustre cittadino. Oggi infatti è scomparso il maestro Francesco Vaccarone, artista di fama internazionale che ha contribuito con le sue opere a scrivere importanti pagine della storia dell’arte.

“Scompare un’artista dalla mente brillante, una figura di riferimento nel mondo dell’arte attivo sin dalla fine degli anni cinquanta – dichiara il Sindaco e Presidente della provincia Pierluigi Peracchini – Un talento straordinario che ottenne prestigiosi riconoscimenti, esponendo il proprio lavoro in mostre nazionali e internazionali di altissimo livello. Le sue opere rimarranno indelebili nella storia della nostra città ed indissolubilmente legate ad essa. Le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che sono stati ispirati dalla sua arte.”

Nell’immensa produzione di Francesco Vaccarone il mare è stata una costante ineguagliabile, fonte primaria di ispirazione di quel suo amore per la natura che lo abbagliava. Finché gli è stato possibile era al largo di Portovenere e delle Rosse, delle Cinque Terre che in barca si faceva cullare da quel mare che poi raccontava prediligendo il blu nelle sue tele che potevano godere di una intensità unica proprio per questa sua capacità di immergersi in un ambiente dal quale non cessava di farsi avvolgere, con lo sguardo rivolto al cielo nel quale volteggiavano i gabbiani soggetto iconico della sua produzione artistica.

Francesco Vaccarone era nato alla Spezia il 4 ottobre 1940. Inizia a dipingere giovanissimo sotto la guida di Caselli e di Bellani dedicandosi nel contempo a studi classici e filosofici.

È presente dalla fine degli anni cinquanta nella vita artistica nazionale e internazionale presentando le sue prime mostre personali e prendendo parte a numerose mostre collettive. Il suo primo periodo artistico lo vede influenzato dall’ espressionismo tedesco. Verso la fine degli anni sessanta ha un secondo studio a Genova e allaccia contatti con artisti dell’avanguardia sperimentale. Negli anni settanta si sposterà a Roma dove approfondirà la conoscenza delle tecniche calcografiche, alla Stamperia Il Cigno ed esegue numerose incisioni. Frequenta artisti tra cui Marini, Gentilini, Raphael Mafai, Zancanaro, Guttuso, Fieschi.

Dal 1976 al 1990 trasferisce parte del suo lavoro a Milano ed inizia una lunga serie di esposizioni in Italia e all’estero ricevendo prestigiosi riconoscimenti tra cui il premio internazionale “Do Forni” per la grafica a Venezia ed il premio Murano: il rapporto con la corporeità, lo spazio fisico, psicologico e storico sono i nuovi, centrali cardini del pensiero che anima il suo lavoro in questi anni. È stato invitato all’XI Quadriennale nazionale d’arte di Roma nel 1986 nella sezione storica “Emergenze della ricerca artistica italiana dal 1950 al 1980 e alla LIV Biennale Internazionale d’arte di Venezia nel 2011.

Numerose sono le pubblicazioni relative al suo lavoro tra le quali si ricordano: nel 1973 la prima monografia dedicata al suo lavoro, con prefazione dello storico dell’arte Enzo Carli e del poeta Dino Carlesi, a cura della Galleria d’Arte Macchi di Pisa; nel 1977 a cura di Franco Solmi, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, viene licata dall’Editrice Edi/Albra di Torino, la monografia intitolata “Eclisse”; nel 1986 viene pubblicato un nuovo libro dedicato alla sua opera a cura di Carlo Ludovico Ragghianti, direttore dell’Università internazionale del’ Arte di Firenze, dal titolo “Francesco Vaccarone, omaggio al Golfo dei poeti”; nel 1990 la monografia dal titolo “Dall’alba al tramonto” curata da Michèle Lavallée direttrice ai Musei di Strasburgo ed Enzo Di Martino, direttore del Centro Internazionale della Grafica di Venezia nell’ambito della grande mostra antologica al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.

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Anche la Camera di Commercio esprime profondo cordoglio per la scomparsa del Maestro Francesco Vaccarone che con le sue opere ha dato lustro alla città contribuendo a farla conoscere a livello internazionale. “Proprio quest’anno – ricorda il vicepresidente dell’ente, Davide Mazzola – ricorre il quarantesimo anniversario della mostra personale che l’artista allestì in Camera di Commercio: anche per questo organizzeremo in tempi brevi un evento celebrativo in sua memoria”.

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E è l’intera Cna spezzina che si stringe al dolore della famiglia. Vaccarone era un associato storico della nostra Confederazione, amava sottolinearlo e ribadirlo con affetto e orgoglio.

Credeva nel valore della comunità e partecipava agli eventi elettivi e congressuali.

Prima di definirsi un artista si dichiarava artigiano: “Non esiste una dimensione artistica priva di quella artigiana”. Acquafortista, litografo, scultore e pittore considerava la tecnica essenziale e la capacità artistica quale “invenzione di nuovi vocaboli dell’immagine che sappiano dare durature risposte alle attese dei pensieri e di vita delle nuove generazioni” guardando sempre al futuro.

Amava profondamente Spezia, il suo mare, il suo golfo e a tutti mancherà la sua dimensione di intellettuale a tutto tondo che forniva un punto di vista, uno sguardo sempre particolare e interessante sulla nostra contemporaneità. Cna porge le sentite condoglianze a tutti i famigliari e amici. Grazie Maestro.

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