LA SPEZIA – Partirà sabato 25 febbraio 2023, toccando 12 palcoscenici italiani, la tournée de Le ferite del vento, la prima coproduzione del Teatro Civico con Società per Attori che vede protagonisti Cochi Ponzoni e Matteo Taranto.
“Una grande soddisfazione che la prima coproduzione del Teatro Civico della Spezia calcherà 12 palcoscenici italiani, portato il nome della nostra Città in tutto il Paese – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Una storia commovente, quasi tragica, che è rivolta a un pubblico eterogeneo e intergenerazionale. Un ringraziamento alla Società per Attori, a Cochi Ponzoni e a Matteo Taranto per aver donato alla Città questo spettacolo che porterà lustro”
Dopo il debutto alla Spezia in prima nazionale nel febbraio dello scorso anno, seguito da alcune repliche all’Elfo Puccini di Milano, lo spettacolo tratto dal testo di Juan Carlos Rubio per la regia di Alessio Pizzech andrà in scena sabato 25 febbraio al Teatro Comunale di Fauglia per concludere la tournée domenica 23 aprile sul palco del Teatro Sperimentale di Pesaro.
Ecco il calendario completo:
- Sabato 25 febbraio: Teatro Comunale di Fauglia;
- Domenica 26 febbraio: Teatro Dei Concordi di Campiglia Marittima;
- Giovedì 2 marzo: Teatro Masini di Faenza;
- Venerdì 3 marzo: Teatro di Gradisca di Gradisca D’Isonzo;
- Sabato 4 e domenica 5 marzo: Teatro Walter Chiari di Cervia;
- Martedì 7 marzo: Teatro Nestor di Frosinone
- Da martedì 14 a domenica 19 marzo: Teatro Sala Umberto di Roma;
- Da mercoledì 22 a sabato 25 marzo: Teatro Sociale di Brescia;
- Martedì 28 marzo: Teatro Comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo;
- Mercoledì 29 marzo: Teatro G.B. Pergolesi di Jesi;
- Mercoledì 19 aprile: Teatro Persiani di Recanati;
- Da giovedì 20 a domenica 23 aprile: Teatro Sperimentale di Pesaro
“Le ferite del vento”, come sottolinea Alessio Pizzech nelle note di regia, è “un racconto intenso, fatto di emozioni che ci narrano della bellezza e dello stupore quando, fuggendo dagli stereotipi, viene rimesso in gioco il significato delle parole figlio e padre”.
Il giovane Davide, alla morte di suo padre Raffaele, è costretto a farsi carico di tutte le incombenze pendenti. Frugando fra una montagna di carte, il giovane trova, però, qualcosa di inatteso, lettere d’amore indirizzate ad un uomo. Sconcertato dalla scoperta, Davide decide di andare a far visita al presunto amante del padre. L’incontro con questo anziano signore gli darà modo di scoprire verità mai immaginate. Ne nasce così un duello teatrale in cui si ricostruiscono i tratti di un uomo che il figlio stenta a riconoscere come suo padre. Carlos Rubio ci porta nel labirinto di un legame misterioso, senza limiti di spazio e tempo, che si è cementato fra Giovanni e Raffaele all’insaputa della famiglia di quest’ultimo.