Conoscete le origini e il significato del termine Lupo di Mare

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“Lupo di Mare” descrive individui, soprattutto anziani marinai, che hanno vissuto anni in mare. Ma, conoscete le Origini?

“Lupo di Mare” è un’espressione antica attribuita a quei marinai esperti che hanno trascorso anni navigando in mari difficili, affrontando tempeste, intemperie e onde pericolose.
Questi individui sono chiamati Lupo di mare per la loro vasta esperienza in mare e per il rispetto e l’ammirazione che ricevono dall’equipaggio a bordo.

Tuttavia, l’origine precisa del termine non è del tutto chiara. Come prima ipotesi, si fa risalire ai tempi dei Romani.
IL significato di lupo, simbolo di velocità, voracità e astuzia nell’affrontare le sfide, era associato al concetto del guerriero solitario.
Pertanto, il termine “lupo” veniva affiancato all’uomo che solcava i mari, con o senza una meta specifica, definendolo “lupo di mare”.

Proprio come il lupo, il marinaio vive in gruppo per affrontare le sfide del mare. Entrambi condividono una profonda connessione con l’ambiente circostante, navigano in territori selvaggi e imprevedibili, dipendendo dalla cooperazione e dall’istinto di gruppo per sopravvivere.
Questa relazione sottolinea la natura avventurosa e selvaggia della vita in mare, unendo forza, coraggio e determinazione in una simbiosi unica e antica.


Esiste anche un’altra teoria sul nome “ Lupo di mare ”, che descrive i marinai che, dopo tanto tempo in mare, hanno assunto le caratteristiche di questi animali per via della solitudine.

Nei velieri antichi, il “lupo di mare” era associato al NOSTROMO, il marinaio più anziano, abile, coraggioso, rozzo, autorevole e saggio .

Lupo di Mare

Sempre in tempi antichi, quando non esistevano le sofisticate attrezzature tecnologiche di navigazione che abbiamo oggi, l’equipaggio delle navi si affidava ai marinai esperti che avevano sviluppato una sorta di intima connessione con il mare.
Questi marinai erano in grado di “leggere” il mare, anticipando le sue mosse e prevedendo le tempeste e altri pericoli.
Grazie a questa profonda comprensione, riuscivano a evitare grossi problemi e a garantire la sicurezza dell’equipaggio e della nave. Il termine “lupo di mare” è proprio un omaggio a queste abilità straordinarie dei marinai navigati, che avevano imparato a interpretare il mare come un lupo esperto nel suo territorio

Nave tempesta - Bussola - Lupo di Mare

Parliamo ora su due eminenti uomini e la loro epica narrazione come veri “Lupi di Mare”:

  • Una delle tante storie poco conosciute di un marinaio scozzese “lupo di mare” è quella di John Nicol, Nato nel 1755, ha fatto due volte il giro del mondo ,ha combattuto contro le flotte napoleoniche, trafficava pelli, cacciava balene, ha fatto grandi viaggi e esplorazioni in angoli più remoti del pianeta. Nel suo diario di viaggio oltre a tutto ciò che provava, vedeva e tanto altro lasciò un testamento con questo scritto: “Seppur vecchio il mio cuore è rimasto immutato, se fossi ancora giovane e robusto come un tempo, navigherei ancora per il piacere della scoperta ma debole e anchilosato come sono non posso che affidare i miei voti a una solida nave e ai suoi allegri spiriti”.
  • Un vero lupo di mare ci ricorda Bernard Moitessier che, nato nel 1925, fece il giro del mondo in barca a vela senza tornare in Europa ma proseguendo dove l’istinto lo portava. Si disse che aveva sempre bisogno di avventura, correre nei mari più tempestosi, scavalcare pericoli e sofferenze. Questo navigatore è per eccellenza un solitario di eccezione ma la sua barca era per lui simbolo di libertà.


Parliamo infine di Salvatore Calise, uno dei più rinomati “Lupi di Mare” della Spezia, un uomo il cui attaccamento al mare è così saldo da farlo sentire come un’ostrica aggrappata allo scoglio.
Viveva  a Martinsicuro il lupo di mare che importò nel 1958 alla Spezia la pesca con le lampare. Nella sua adolescenza (1923) portò alla Spezia la pesca con il pesce verde con le lampare. Prima c’erano solo paranze. Nel ’30, mentre si trovava a Forio d’Ischia, il veliero “Immacolata” andò in avaria.

Lui senza un attimo di indugio, col suo battello, si recò in aiuto della nave pericolante, ma la sua piccola imbarcazione si capovolse e rimase in acqua, per ben cinque ore, finché lui e i compagni, non furono tratti in salvo da una nave rumena e sbarcati alla Maddalena, in Sardegna. Ora  insegna ai bambini l’arte del marinaio, impara loro a rammagliare le reti, a remare, cerca di inculcare l’amore per il mare ai giovanissimi, come ha fatto per i suoi figli. E bisogna vederlo, il nostro lupo di mare, mentre appoggiato al suo battello, circondato dagli “scugnizzi” che lo seguono con viva attenzione, insegna loro le prime elementari cognizioni marinare.
Per lui la vita è il mare.  (Tratto dal sito web di-Lea Ferranti-).

Galeone - Lupo di Mare

In conclusione, il termine “Lupo di mare” incarna l’audacia, la determinazione e la connessione innata con il vasto oceano. Rappresenta non solo una figura leggendaria tra i marinai, ma anche un simbolo di esperienza, coraggio, fermezza e avventura.

Proprio come il lupo, il marinaio vive in gruppo per affrontare le sfide del mare. Entrambi condividono una profonda connessione con l’ambiente circostante, navigano in territori selvaggi e imprevedibili, dipendendo dalla cooperazione e dall’istinto di gruppo per sopravvivere.
Questa relazione sottolinea la natura avventurosa e selvaggia della vita in mare, unendo forza, coraggio e determinazione in una simbiosi unica e antica.

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