LA SPEZIA – L’economia del mare – e significativamente, nel nostro caso, la portualità e la logistica – attraggono sempre di più le ragazze.
Lo si vede già nei corsi di formazione nei quali la presenza femminile si accentua progressivamente fino a ribaltare addirittura i rapporti. Come sta accadendo al percorso alla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica per conseguire il titolo di Tecnico Doganalista. Ha infatti stupito, ma non troppo, che in questo corso iniziato il 4 novembre scorso e in pieno svolgimento per la parte teorica e in procinto di iniziare la fase pratica nelle aziende, ci siano, tra i dieci allievi, tutti come richiesto in possesso di diploma di scuola media superiore, ben nove ragazze e un solo ragazzo.
Stessa situazione nei rapporti nel corso per diventare Addetto Ufficio Merci in partnership Scuola Trasporti con il Gruppo Laghezza dove su otto allievi ci sono cinque ragazze e tre ragazzi.
Ma presenze femminili, anche se non in questi termini, si trovano comunque in tutti i corsi in essere della stessa Scuola Trasporti e Logistica come in quello per conseguire la professione di Logistic Manager (per laureati) appena iniziato con in aula, per la parte teorica, tre ragazze e sette ragazzi.
Si osserverà che la presenza femminile è più consistente in corsi destinati alla formazione di figure professionali, diciamo, impiegatizie, il che è vero, ma da qualche anno, lo si è visto in Lsct Contship e nella società Eagles Service, ci sono giovani operatrici in banchina, in quello che era considerato tra i lavori esclusivamente maschili. Presenze che si ritrovano nel corso per Operatore logistico specializzato in scorta tecnica frequentato da due ragazze e sei ragazzi, e anche nel primo corso per Trasporto passeggeri frequentato anche qui da due ragazze e sei ragazzi.
Stessa tendenza si può annotare anche nei percorsi dell’Its che nei settori dell’economia blu collabora per gli aspetti tecnici con la Scuola Nazionale Trasporti e Logistica con presenza ultratrentennale nella formazione nella quale, oltre ad aver svolto un ruolo da pioniere, è stato ed è presidio di riferimento per l’innovazione in risposta alle esigenze delle trasformazioni del mercato del lavoro.