SAN TERENZO – Questa estate, dopo dieci anni dalla sua chiusura, riaprirà la spiaggia della Marinella a San Terenzo e con essa anche il bistrot di mare con lettini e cocktail bar immersi fra la collina e il mare.
L’iniziativa di questa nuova avventura è di tre fratelli di origine miste Liguri-Lombarde che lavorano nel settore della ristorazione e dell’entertainment da 13 anni.
Loro sono Giovanni, Anna Maria e Marta Braga Dettoni (Founders) che si raccontano così: le nostre radici legate al Golfo dei Poeti derivano da nostra nonna Anna Landini, sorella di Gino Landini, militare morto in guerra che diede il nome alla squadra di basket di Lerici, e da nostro nonno Agostino Dettoni, profugo istriano che si trasferì con i suoi fratelli proprio a Lerici dove, il 22 febbraio 1949 aprirono la rosticceria i ‘Dettoni’ in Piazza Garibaldi.
Il passaggio a Brescia arriva grazie alla nostra mamma Marinella, che sposa un bresciano. Il tempo passa veloce e 38 anni dopo, complice il rallentare del tempo impostoci dal coronavirus, abbiamo ritrovato la spiaggia della Marinella.
E così da questa estate noi tre fratelli torniamo in questa terra, in un luogo che porta il nome di nostra mamma, aprendo un locale che non si poteva che chiamare in nessun altro modo se non ‘la Marinella’.
E proseguono: “Stiamo dando forma ad un posto lento, dove la qualità dei prodotti la farà da padrona, dove il menù del bistrot sarà la manifestazione delle parole di Wender Belly: “Mangiare è un atto agricolo”.
Stiamo dando vita ad un cocktail bar curato nei dettagli per accogliere guance abbronzate di un fine giornata al mare speso in uno dei nostri dodici lettini immersi nella bellezza di una delle baie più suggestive d’Italia.
Mentre le giornate sono scandite da un tempo in cantiere, stiamo anche iniziando a sviluppare il progetto del recupero degli orti e dei terrazzamenti sopra il locale assieme a delle experience legate al “pesto”, per provare ad trasmettere a chi visita queste terre l’antica ricetta che nostro nonno Agostino Dettoni ci ha insegnato.
La nostra è una storia d’amore raccontata a bassa voce, lentamente, con tutto il fascino del mare al quale si ispira.
Il fatto di credere che la sostenibilità non sia più un’alternativa ma un nuovo modo di fare impresa, l’adesione fin dal 2015 alle campagne contro l’uso della plastica monouso di “Marevivo”, e la consapevolezza che sia possibile lavorare in modo più attento all’ambiente, ci hanno spinto a nascere come società benefit.
Rimaniamo una società di capitali, ma abbiamo inserito nello statuto l’impegno ad avere un impatto sociale e ambientale positivo per il territorio in cui viviamo, con l’obbligo di una rendicontazione annuale.
In tanti pensano che il mare sia un punto di arrivo che lascia indietro altro, ma per noi è solo un passo che cade all’interno dei nostri trent’anni, età perfetta per aggiungere, non per togliere”.