Liguria mobilitata dopo la scoperta di un probabile nido di tartarughe marine in una spiaggia di Finale

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Ha suscitato comprensibile entusiasmo e interesse la scoperta di un probabile nido di tartarughe marine sulle coste liguri.

La certezza che nella costa di Finale Ligure sia nata una tartaruga non c’è ancora ma l’attenzione è massima in attesa di una conferma scientifica di un evento che verrebbe a confermare il fatto che le tartarughe stiamo modificando la scelta delle coste nelle quali deporre la uova. L’ipotesi più accreditata è che si tratti, della specie tipica delle aree temperate, cioè la Carretta carretta, specie che nidifica due volte l’anno con le uova deposte nella sabbia due mesi prima della loro schiusa.

La straordinaria segnalazione ha intanto mobilitato l’Acquario di Genova, l’Associazione Menkab, l’Istituto Tethys, il WWF Liguria, la Capitaneria di Porto di Savona e il Comune di Finale per monitorare la zona, che è stata opportunamente recintata, giorno e notte.

E proprio dall’Acquario di Genova arrivano le raccomandazioni: non avvicinarsi e mantenere le distanze di sicurezza, evitare luci dirette e flash, oltre a rumori bruschi e urla, per non rischiare di disturbare i nascituri in un momento così delicato.

Si ricorda infine che le schiuse delle uova avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come sarebbe avvenuto in questo caso.

Non sarebbe comunque una novità per eventi di nascite di tartarughe alle nostre latitudini. Si ricorda che sulle coste toscane era stata già segnalata la schiusa di diversi nidi.

Questo scelta di coste non usuali per la nidificazione a latitudini più a nord – si osserva – potrebbe essere causato dai cambiamenti climatici o una maggiore presenza di tartarughe marine osservate nel Mediterraneo.

 

 

 

 

 

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